Paola e Giuseppe Tofaro, una morte triste ed insolita

Saranno le indagini dei carabinieri a fare luce sul doppio decesso dei due anziani

MONREALE, 22 luglio – Una morte davvero insolita quella di Paola e Giuseppe Tofaro, rispettivamente di 89 ed 83 anni, fratello e sorella, abitanti in via Venero 91 a Monreale, in quello che viene comunemente chiamato il “palazzo Italia”.

Entrambi sono stati ritrovati privi di vita dai carabinieri di Monreale, intervenuti sul posto, dopo aver fatto irruzione nell’appartamento del pianterreno. A segnalare che qualcosa non andasse per il verso giusto erano stati i vicini di casa, che si erano straniti dal fatto che le serrande restassero sempre abbassate, nonostante le giornate di gran caldo, ma soprattutto allertati dai cattivi odori che fuoriuscivano dalla casa.
E così sono partite le chiamate ai parenti, con i quali i due anziani si sentivano telefonicamente. A questi ultimi, però i due ultraottantenni non rispondevano. Anzi i loro cellulari restavano muti. Segno evidente che ci fosse qualcosa di anomalo.
Ecco allora l’intervento dei militari, che, sfruttando il fatto che i due anziani abitassero al pianterreno, sono riusciti a forzare la finestra ed entrare in casa.
Al loro ingresso hanno constatato che fratello e sorella erano deceduti, ciascuno nel proprio letto, come se fossero andati a riposare normalmente la sera.
Difficile dire da quanto tempo siano morti. Sul posto, per cercare di fare chiarezza, su disposizione del Pm di turno, è arrivato il medico legale, impegnato ad effettuare l’ispezione cadaverica, per cercare di risalire alla data presunta del decesso. Soltanto dopo il referto del medico si potrà capire qualcosa in più sulle cause della morte, che al momento, ad una prima ricognizione, sembrano naturali, dato che all’interno della casa non sembra siano stati trovati disordini particolari.
Paola e Giuseppe Tofaro, “ a za Lina” e u “zu Pippinu”, come li chiamavano affettuosamente i parenti, erano persone molto riservate, che non avevano contatti praticamente con nessuno. La loro ritrosia ad intrattenere rapporti, dicono quelli che li conoscevano, era aumentata a causa del covid, del quale avevano particolarmente timore.
Nelle prossime ore, al termine delle indagini condotte dai carabinieri, che stanno interrogando parenti e conoscenti e all’esito del referto medico-legale, se ne potrà sapere di più.