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Regionali 2017: Nel centrosinistra Faraone silura Crocetta, nel centrodestra le perplessità di Armao su Musumeci

Davide Faraone e Gaetano Armao

Si infittiscono le schermaglie in vista del voto del 5 novembre

PALERMO, 31 agosto – In un clima pre elettorale sempre più surriscaldato, si infittiscono sempre di più le schermaglie tanto nel centrosinistra, che nel centrodestra, in vista della tornata regionale del 5 novembre prossimo. E così se nel centrosinistra il renziano Faraone, silura Crocetta, nel centrodestra Gaetano Armao, sponsorizzato da Forza Italia esprime perplessità sulle posizioni di Musumeci, candidato di Fratelli d’Italia e della Lega.

“'E' legittimo che il presidente voglia difendere cinque anni di governo in Sicilia – afferma al Mattino di Napoli il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, dirigente del Pd, riferendosi al governatore siciliano Rosario Crocetta. Ma non accettiamo lezioni di democrazia. Renzi e la classe dirigente del Pd, sottoscritto compreso, hanno posto le primarie al centro del nuovo corso che furono proposte a Crocetta a suo tempo. Gli chiedemmo la disponibilita' per i primi di luglio, ma il governatore rifiuto': le avvertiva come una sorta di messa in discussione della sua avventura politica. Come puo' chiederle adesso a due mesi dalle elezioni, e senza la disponibilita' dei partiti di coalizione? Il Pd ha abbracciato un altro progetto, e sarebbe saggio pensare al bene del partito. La sua e' una richiesta strumentale, un detonatore che mira a far esplodere la coalizione'. Sui sondaggi che vedono i candidati Micari al 20% e Cancelleri e Musumeci al 40%, Faraone taglia corto: "Sondaggi farlocchi commissionati da Musumeci stesso". A Brunetta secondo cui il centrodestra ha la vittoria in tasca, Faraone replica: "Lo diceva anche alle europee, ma poi il Pd arrivo' al 40%. E' un azzardo pensare di vincere con un candidato ex missino trainato da Meloni e Salvini in una Sicilia storicamente moderata. Io credo che la candidatura di Micari sia viceversa di alto profilo perche' rappresenta l'unica vera novita' in campo per la vita politica dell'Isola", "gli altri parlano di vento nuovo, ma Cancelleri e' stato gia' candidato alle regionali e Musumeci e' al terzo tentativo. Non proprio due volti nuovi".

Dall’altra parte Armao, in un’intervista al Messaggero, ribadisce la centralità del voto moderato siciliano. 'L'altro giorno Musumeci ha detto che la Sicilia ha bisogno di un voto di destra. Non sono d'accordo, questa e' la terra di Don Luigi Sturzo, Giuseppe Alessi, Piersanti Mattarella, Vittorio Emanuele Orlando, La Malfa. La Sicilia non e' solo destra'. Sul veto su Ap, che non condivideva, Armao spiega: 'Per quel che potevo ho sollecitato un dialogo che rimettesse al centro l'idea del Partito popolare, ma hanno prevalso altre scelte politiche, partitiche e ne ho preso atto'. Alla domanda su quali siano le condizioni perche' firmi il documento del centrodestra, Armao risponde: 'Partire dal manifesto di Siciliani indignati e quindi parlare di crescita effettiva, questo sara' frutto per il confronto e poi posizioni precise sull' immigrazione'. Sul fatto che Musumeci dice che se eletto si fara' nominare commissario straordinario dal governo, Armao osserva: 'Io sono un giurista, questo attiene ai rapporti con lo Stato, non so se questa sia la soluzione, non ne abbiamo parlato'. In ogni caso, aggiunge, di suo nel documento ci sara' 'l'autonomia finanziaria, la fiscalita' di sviluppo, la moneta complementare, il rilancio del ponte di Messina'. Alla domanda su cosa di lui abbia appassionato Berlusconi, Armao replica: 'La centralita' che do all'impresa perche' respingo l'idea che ci sia in Sicilia un lavoro finto, clientelare. Ora per esempio stiamo dismettendo patrimonio alberghiero per l'accoglienza dei migranti che e' un valore ma che distrugge un altro valore: e' come se utilizzassimo una brocca d' argento per metterci le piantine medicinali.

Il lavoro lo fanno le imprese'. In un'altra intervista a La Sicilia, Armao parla dell'impegno con Musumeci: 'Ticket non mi piace: e' una sintesi della politica americana. Meglio parlare di tandem, perche' c'e' da pedalare. Tanto e in salita. In quel caso sono pronto. E, in ogni caso, prima le idee e poi le gambe, anche per pedalare'. Il leader degli 'Indignati', per settimane candidato in pectore di Fi, sottolinea che la priorita' 'va data a quello che vogliamo fare per dare risposte ai siciliani', partendo dall'indicare 'perche' c'e' questo tandem, e dove va', solo poi 'vedere chi sale sopra'. Tra i primi passi da fare, in caso di vittoria, c'e' la 'disdetta immediata' degli 'accordi-truffa che ha fatto Crocetta con il governo nazionale, svendendo la Sicilia e il futuro dei nostri figli'. 'Ho deciso di offrire la mia energia, alla Sicilia - afferma - e qualsiasi ruolo mi sara' affidato lo svolgero'. Con la passione che ho per questa terra'. Sul rapporto con Raffaele Lombardo, di cui e' stato assessore regionale dice: 'Ne stimo l'intelligenza, e' un autentico autonomista: ho avuto sempre la massima liberta'. E sono orgoglioso, da assessore all'Economia, dei riconoscimenti di governo Monti e Corte dei conti. Oggi, invece, Baccei si fa impugnare il rendiconto...'. Infine, la chiosa sul M5s: 'Rispetto chi li vota e molti dei loro eletti, ma il programma di un movimento eterodiretto per me non e' temibile'.