Mi sarei aspettato un’analisi delle criticità, così sono solo interessi personali

Silvio Russo a gamba tesa sulla nascita del gruppo “Monreale al Centro": “Il bene comune sia la stella polare”

MONREALE, 15 novembre – Volendo utilizzare un termine da briscola, Silvio Russo, componente della direzione provinciale ed uno dei “pezzi da novanta” del partito democratico monrealese, sulla questione della politica locale e delle fibrillazioni degli ultimi giorni non va liscio, ma cala l’asso di bastoni. Lo fa rivolgendosi ai fuoriusciti dal gruppo dei Dem, che nella seduta consiliare di lunedì hanno ufficializzato la nascita di “Monreale al centro”.

Lo fa, con una nota stampa che di certo non le manda a dire, invitando tutti a rimanere nei ranghi del Partito Democratico per ricercare quello che lui stesso definisce “il bene comune”. “Leggo con stupore – scrive Russo rivolgendosi ai consiglieri che hanno organizzato la fronda consiliare - gli articoli di ieri e dell’altro ieri dell'amico ex compagno di partito Toti Zuccaro e dei consiglieri che come affermato dallo stesso Zuccaro fanno riferimento a lui che hanno deciso di uscire dal PD formando un partitino che guarda al centro. Forse é una manovra per trovare allocazione in un partito uscito vincitore nelle ultime elezioni regionali? Il tempo sarà galantuomo. O forse perché non si sentono sufficientemente rappresentati in questa amministrazione comunale?
Ma andiamo in ordine. L’altro ieri l’amico Zuccaro dice che i suoi amici e lui stesso sono inc… col sindaco perché a loro dire non avrebbe mantenuto l'impegno di appoggiarlo durante l'ultima tornata elettorale.
‎Nessuna analisi politica sulle tante criticità che purtroppo persistono nella nostra comunità monrealese, a cominciare dal dissesto finanziario, ormai dichiarato dai giudici della Corte dei Conti, o dal fatto che in questi giorni è arrivata la Tari ai cittadini monrealesi più salata rispetto all'anno scorso, o perche i dipendenti del parcheggio dell'ex cooperativa Aurora ancora non trovano una sistemazione definitiva, o ancora perchè i dipendenti dell’ex Ato lavorano part-time e non tutti, e che il contratto di lavoro viene utilizzato a convenienza e potrei continuare ad elencare molte altre criticità. Ma no! Niente di tutto questo, anzi fino a sabato 5 novembre per Zuccaro e suoi amici le cose andavano bene compreso per l’assessore, il capogruppo e i consiglieri l'amministrazione si sta muovendo bene, per poi scoprire il giorno dopo, il 6 novembre, gia alle ore 12, mentre ancora si scrutinavano le schede, che il sindaco e suoi amici l'avevano tradito. Quindi un colpo alla botte: il sindaco ha" tradito" un colpo al “timpagno”: usciamo dal PD perche' non ci rappresenta.
“Abbiamo aspettato il momento giusto per uscire da un partito di cui non condividiamo più il percorso politico, né tantomeno la conduzione" è stata la loro affermazione.
‎‎Ma si può continuare ad assecondare gli interessi personali di un amico che pur ha contribuito a fare eleggere questa maggioranza? Noi in questi anni avremmo dovuto imprimere al nostro paese un passo diverso e non ci siamo ancora riusciti e forse i cittadini non ci hanno premiato in questa tornata elettorale bocciando sonoramente i candidati locali.
Forse gli amici del “partitino” che hanno avuto ed hanno incarichi di governo si dovrebbero interrogare su che cosa hanno fatto per la città, anzichè di scaricare le colpe sul PD locale che fino a qualche mese fa guidavano, avendo gli amici e parenti più stretti nei ranghi dell'amministrazione attiva, a partire dalla presidenza del Consiglio, agli assessorati più pesanti, agli incarichi al Biviere eccetera. Quindi invito tutti gli amici e compagni a una nuova militanza all'interno del PD dove il perseguimento del bene comune sia la stella polare rispetto ai destini personali”.