Io non passerò alla storia, ma il mio impegno sì. E Sandro Russo, invece?

Il sindaco di Monreale, Piero Capizzi

Riceviamo e publichiamo...

Egregio direttore,
nel rispetto e nel più sincero apprezzamento per il suo giornale, mi consenta e mi permetta la pubblicazione di queste poche righe di replica, forse polemiche, ma che sicuramente rendono onore alla verità offesa, all’articolo pubblicato a firma del consigliere comunale del PD, Sandro Russo, ex assessore della mia giunta per ben 2 anni (2004-2006) ed oggi all’opposizione.

Il consigliere Russo critica nel suo comunicato in maniera aspra e pungente l’operato della mia amministrazione, e lo fa prendendo spunto dall’augurio che da sindaco ho voluto sommessamente ed affettuosamente rivolgere, così come ogni fine anno, alla mia città e ai miei concittadini.
Critica, in maniera cattiva e faziosa, l’operato della mia amministrazione, di quella stessa amministrazione che ha elettoralmente contribuito a costituire sulla base di un condiviso programma elettorale e di cui lo stesso ha fatto parte attivamente come assessore e consigliere comunale nei primi 2 anni di mandato.
Parla di dissesto, di problematiche legate al servizio di igiene urbana, alla gestione del parcheggio comunale: insomma di questioni sicuramente importanti ed idonee a suscitare interesse e attenzione anche nel più distaccato e distratto lettore, non solo monrealese.

Bene, potrei accettare queste critiche e anche tante altre qualora mi venissero rivolte da un qualsiasi cittadino, ma non posso certo accettarle nel modo in cui mi vengono mosse da chi come il consigliere Sandro Russo, ha contribuito elettoralmente in modo determinante alla mia elezione a sindaco e con me ha condiviso, come assessore e consigliere comunale di maggioranza per ben 2 anni, una comune azione amministrativa.
Sandro Russo sa bene, da persona intelligente, quali erano le condizioni in cui abbiamo trovato il Comune al momento del nostro insediamento, ha avuto piena contezza dei 32.000.000 di euro (non di lire) di debiti trovati e sa benissimo che la causa del dissesto non è imputabile al nostro operato.
Ma ciò nonostante muove critiche.
Ha condiviso con me, tra sofferenza e tormento, le questioni relative alla gestione del servizio di raccolta rifiuti, al fallimento della società d’ambito per un default di 27.000.000 di euro, e alle difficoltà cui abbiamo dovuto far fronte per poter determinare il reale costo del servizio, senza mai aumentare le tariffe.
Oggi, mi consentirà Sandro Russo, quel servizio sta producendo i suoi frutti: il dato sulla raccolta differenziata di dicembre, nonostante l’inciviltà diffusa di molti cittadini, è al 40%, e con carte alla mano il Comune di Monreale non ha un solo debito per i costi di gestione e di discarica. E però critica.

Abbiamo affrontato insieme la problematica della gestione del parcheggio comunale, affidata in passato ad una società oggi a giudizio per fatti di rilevanza penale e di responsabilità erariale, predisponendo un bando che potesse tutelare i lavoratori. Lo abbiamo fatto nel rispetto della legge.
Quali regole o norme avremmo violato ? Però Sandro Russo continua a criticare.
Ricorderà, quante volte nelle nostre riunioni, anche di Giunta, nell’affrontare queste problematiche ci guardavamo e ci mettevamo le mani ai capelli.
Allora però non criticava, ma con me e con gli altri assessori soffriva e si tormentava.
Prima di criticare e di chiedere le mie dimissioni, ritengo che Sandro Russo, in un leale confronto politico, debba spiegare, non a me ma alla città di Monreale e ai cittadini monrealesi, in che modo da assessore per ben due anni ha contribuito per cercare un approccio costruttivo, non dico risolutivo, ad una delle problematiche attenzionate nel suo articolo.
Chiarisca con se stesso e spieghi ai cittadini monrealesi, quale iniziativa da assessore, ma anche da consigliere comunale di maggioranza, ha intrapreso per la soluzione di qualche problema della città.
Indichi, se poi ritiene, un solo tema politico amministrativo sul quale lui e il Partito Democratico, da un lato, ed io e il gruppo Alternativa Civica, dall’altro, abbiamo assunto differenti punti di vista al punto da originare una crisi politica di irreversibile spaccatura.
Non ci perda tempo, perché come ben sa non troverà mai una risposta, se non quella ignobile e codarda della mera critica. Nell’articolo mi dice che ho la faccia tosta, ed è possibile che l’abbia veramente, e che passerò alla storia della città di Monreale.

Ecco, forse lì si sbaglia il consigliere Russo: io non passerò alla storia ma sono certo che la storia di Monreale ricorderà il mio impegno, profuso in maniera incondizionata per la crescita della mia città:
--per aver estinto debiti per oltre 40.000.000 di euro;
--per aver ridato credibilità alla nostra Monreale nei rapporti istituzionali con altri enti e con il Comune di Palermo;
--per aver portato la Città di Monreale nel circuito Unesco con l’inserimento del Duomo nella World Heritage List;
--per aver ripristinato il servizio di collegamento con l’Amat dopo tanti anni di interruzione;
--per aver tolto i cassonetti dalle strade e fatto partire la raccolta differenziata;
--per aver stabilizzato tanti lavoratori precari e di aver dato loro la certezza di un rapporto lavorativo, dando serenità a tante famiglie;
--per avere ottenuto il primo finanziamento in Italia, pari a circa 11.000.000 di euro (grazie anche alla preziosa collaborazione dell’allora assessore pure PD, architetto Nadia Granà) per la costruzione della Nuova Scuola Innovativa “Guglielmo II”;
--per avere avviato la realizzazione di un nuovo cimitero;

C’è tanto altro ed è tutto documentato agli atti. Capisco che per alcuni risultati raggiunti può essere frustrante prendere solo atto senza aver contribuito, pur potendolo fare, a raggiungerli. Se ne faccia una ragione.

Ma il consigliere ed ex assessore Sandro Russo, passerà mai alla storia della città di Monreale? Non credo.
Si è mai chiesto per quale iniziativa e/o attività politico amministrativa, la città di Monreale lo potrebbe ricordare nella sua storia? Credo per nulla.
Perché nulla ha fatto, se la memoria non mi inganna (e difficilmente lo fa), politicamente in 2 anni di assessore e in quasi 5 di consigliere comunale. Anzi, mi scuserà, una cosa l’ha fatta e pure male: criticare.
Sentire oggi muovere queste critiche, in questo maniera così vile e quasi vigliacca proprio da lui mi sconvolge, mi lascia un retrogusto amaro e non so perché, forse anzi sicuramente non c’entra nulla, mi sovviene il ricordo della maschera del “servo sciocco”.
Sicuramente non c’entra nulla, però non so perché, ma leggendo e rileggendo quello che ha scritto, continua a sovvenirmi.

 * Sindaco di Monreale