Lo Biondo si presenta alla città: “Non cerco responsabilità, ma soluzioni”

Correrà alla testa della lista #Oltre: “Amo questa città con tutte le conseguenze positive e negative che ne derivano”

MONREALE, 9 marzo – Con la sua lista “#Oltre” Massimiliano Lo Biondo ha ufficializzato la sua corsa per la poltrona di primo cittadino. Gestione dei rifiuti, piano regolatore, tassazione, dissesto, alcune delle tematiche per cui si è speso negli ultimi anni, hanno fatto da leitmotiv al suo partecipato incontro, presso il Collegio di Maria.

“La parola virtuale – ha detto Lo Biondo – è quella più opportuna, poiché Monreale è una città dalle grandi potenzialità che restano virtuali. Intanto, ringrazio Rossella Pica che non si è candidata per lasciarmi spazio e rimuovere ogni ambiguità. In questi cinque anni, avrei potuto trovare un posto al sole, una poltrona di assessore; non sono mancate le possibilità. Non soffro di poltronite, solo amo questa città con tutte le conseguenze positive e negative che ne derivano. A darmi fiducia è che nelle ultime consultazioni elettorali, nazionali e regionali, tutti i partiti che erano convinti di detenere un pacchetto di volti sono stati sonoramente bocciati dagli elettori. Parafrasando don Camillo: “Nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no”, mi viene da sostenere che i monrealesi hanno saputo votare in modo libero. Tutti quelli che sono convinti di avere un pacchetto di voti, spariscono dopo la sconfitta. Come alcuni candidati sindaco che rispuntano dopo 5 anni. La loro è una mancanza di rispetto verso i monrealesi, dovrebbero spiegare alla città le ragioni della loro scelta”.

Poi sono stati snocciolati alcuni numeri: Monreale è il secondo comune della Sicilia per estensione e il sesto in Italia; ha un territorio di 530 chilometri quadrati. Il suo bilancio è di 72 milioni di euro, a fronte di accertamenti per 79 milioni di euro.
“Con questi numeri, come sono potuti arrivare al dissesto? Noi non cerchiamo responsabilità ma soluzioni. Dov’è stata la politica in questo periodo? Nessun partito, né di maggioranza, né di opposizione, ha pensato di spiegare quel successo, ma c’è stata solo una ricerca delle colpe. Nessuna lettera aperta, nessuna iniziativa per fare comprendere ai cittadini cosa stesse accadendo e le conseguenze”.
Una nota poi su quelle che Lo Biondo ha definito false promesse elettorali, quali l’eliminazione della cessione del 30 per cento quando si costruisce un’abitazione o la detassazione delle aree edificabili: “Nulla potrà essere fatto se non si cambia il piano regolatore che rimane in vigore dal 1977 e che nessuno vuole cambiare”.