Palermo: 75° anniversario della ''Strage del Pane'', se ne parlerà all’istituto alberghiero ''Cascino''

Appuntamento venerdì 18 ottobre alle ore 11

PALERMO, 15 ottobre - In occasione del 75° anniversario della strage del 19 ottobre 1944 (Palermo, via Maqueda, vicolo S.Orsola, via del Bosco, via Divisi), nella quale furono uccisi, senza pietà, da un drappello di soldati del regio esercito sabaudo, in esecuzione di un cinico ordine, 24 innocenti cittadini palermitani (molti dei quali ragazzi!) e feriti 158 manifestanti, su iniziativa del Dirigente Scolastico dell’Istituto Alberghiero “Francesco Paolo Cascino”, Lucia Ievolella, avrà luogo, venerdì 18 ottobre , ore 11, una giornata commemorativa e di studio nell’aula magna dell’istituto alla presenza di studenti, docenti, superstiti della strage e parenti delle vittime.

Lino Buscemi, studioso dell’eccidio e coautore del volume “La Sicilia delle Stragi” edito dalla Newton Compton, terrà la relazione ufficiale e dialogherà con gli studenti. Gaetano Balistreri, un superstite della strage che ha riportato non poche ferite, rievocherà i momenti più drammatici del terribile massacro. Il regista e scrittore Franco Carollo con le attrici Giovanna Cammarata e Maria Pia Giardelli, rappresenteranno alcune parti di un applaudito testo teatrale dal titolo “….una giornata d’acqua, una sposa “, orazione civile in memoria degli assassinati.

Maria Franca Salamone leggerà la poesia “ La straggi di lu pani”, toccante componimento del poeta dialettale Francesco Billeci.
Ricordare le vittime della “Strage del Pane”, “colpevoli” di aver preso parte a una manifestazione pacifica solo per chiedere pane e lavoro, significa onorare la memoria di quanti, pagando un caro prezzo, si sono battuti per l’affermazione di diritti fondamentali e per l’avanzamento sociale e civile nel momento in cui si stavano gettando le basi, dopo anni di oppressione e di guerra, per la nascita della Regione autonoma di Sicilia e della democrazia italiana. Le giovani generazione hanno il diritto-dovere di conoscere questa tragica pagina di storia cittadina che, dopo 75 anni dai fatti, si tenta ancora di occultare o sottovalutare.