Operazione ''Light Diet'': la Finanza denuncia dodici persone per associazione a delinquere

Operavano in uno studio abusivo di nutrizione: sequestrati 135mila euro

PALERMO, 4 febbraio – Nell'ambito dell'operazione ''Light Diet'' iniziata nell'ottobre 2018, le fiamme gialle del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un decreto dell’Autorità Giudiziaria con il quale è stato disposto il sequestro preventivo di 135 mila euro, profitto dei reati di associazione a delinquere, finalizzata alla truffa e all’esercizio abusivo della professione, nei confronti di 12 soggetti. 

L’attività investigativa condotta dai militari aveva già consentito di sequestrare nel novembre del 2018 la sede dell’associazione “Tra Sole e Luna – Amici della natura”, nel quartiere Cruillas di Palermo e gestita dal messinese G.A. , al cui interno era stato scoperto un vero e proprio studio professionale abusivo di dietetica e nutrizione.

Le successive indagini svolte hanno consentito di ipotizzare l’esistenza di un'associazione vera e propria, risalente almeno al 2013, fra G.A., i due figli e altre nove collaboratrici, finalizzato all'esercizio abusivo della professione di dietologo/nutrizionista/dietista.
Sono stati identificati circa 1.090 “pazienti”, di cui 55 minorenni, che si sono incautamente affidati alle prescrizioni alimentari dei membri del sodalizio. Alcuni hanno inteso sporgere querela, ritenendosi truffati per essere stati convinti che G.A. e le sue collaboratrici fossero in realtà professioniste del settore regolarmente abilitate.

Dietro il pagamento di una cifra di 50 euro i “pazienti”, dopo una visita preliminare, ricevevano veri e propri piani alimentari, calibrati sulle singole esigenze e accertate nel corso di specifiche visite. Gli ignari pazienti venivano, inoltre, convinti ad abbinare alla dieta l’assunzione di integratori alimentari di origine americana, venduti dagli indagati mediante il noto sistema del multi-level marketing. Alcuni pazienti hanno dichiarato di essere stati indotti addirittura a sostituire farmaci loro prescritti con gli integratori proposti dagli indagati.

A fronte di un elevato rischio di aggravamento delle conseguenze dei reati contestati ed in relazione ad una pronosticabile irrecuperabilità dei proventi ottenuti, l’Autorità Giudiziara ha dunque immediatamente emesso un decreto di sequestro preventivo, disponendo il vincolo cautelare l’importo complessivo di 135 mila euro, quale profitto derivante sia dalle quote associative sia dalla vendita degli integratori. Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del Gruppo Tutela Spesa pubblica del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo e il G.I.P. presso il Tribunale di Palermo ha confermato il vincolo sulle somme sequestrate. Prosegue l’azione dei finanzieri a contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione e il patrimonio, per la tutela della leale concorrenza e per la salvaguardia dei cittadini.