Palermo, riprende l’iter per centro direzionale della Regione

Il Cga, dopo il Tar, conferma la validità dell agraduatoria del concorso di idee per la progettazione

PALERMO, 28 settembre – Riprende l’iter per la realizzazione del centro direzionale della Regione Siciliana a Palermo. Anche il Consiglio di giustizia amministrativa, dopo il Tar, ha infatti confermato la validità della prima graduatoria del concorso di idee per la progettazione dell’opera.

Ad aggiudicarsi la gara, indetta dalla Regione, il raggruppamento di imprese formato dalla  mandataria Teknè Spa di Milano e dagli studi di architettura Leclercq Associés, Nicolas Laisne e Clément Blanchet, di Parigi.

Il Centro, voluto dal governo Musumeci, sarà situato in via Ugo La Malfa, nella zona Nord del capoluogo e accoglierà tutti gli uffici centrali e periferici dell’amministrazione regionale ubicati a Palermo, con un risparmio stimato in termini di affitti di 27 milioni di euro all’anno.

Per stilare un crono programma dei prossimi passaggi, il presidente della Regione ha organizzato a Palazzo Orleans una riunione con i vertici del gruppo di professionisti vincitore della gara: Jacopo Moggi, Laura Rusconi Clerici e Luca dè Guidi della Tekne e François Leclercq e Livia Giordano della Leclercq associes. Presenti anche il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico (stazione appaltante dell’opera), Salvo Lizzio e il responsabile unico del procedimento Salvatore Caruso (nella foto).

Entro fine anno sarà pronto lo Studio di fattibilità tecnico-economica e nei sei mesi successivi il progetto definitivo verrà presentato al Comune. Alla fine del 2023 previsto il progetto esecutivo e la successiva gara d’appalto. Inizio dei lavori nel 2024 con l’inaugurazione nei primi mesi del 2027, se non ci saranno intoppi burocratici.

«Superata la fase del contenzioso, ormai definitivamente archiviata -  dice il presidente Musumeci  - guardiamo avanti con rinnovato ottimismo affinché entro alcuni anni, finalmente, la Regione possa avere il suo Centro direzionale. È tappa importante di un percorso voluto dal mio governo per dare alla Sicilia una grande opera di edilizia pubblica di respiro internazionale, con vantaggi per il personale dipendente, ma anche per gli utenti che si troveranno nello stesso luogo tutti gli uffici. Senza dimenticare i benefici, in termini economici e occupazionali, che ne ricaverà Palermo e la Sicilia. Nel progetto - conclude - saranno recepiti anche i requisiti richiesti dal Pnrr (sotto il profilo energetico, di sostenibilità, di materiali utilizzati) in modo tale da poter utilizzare anche le risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».

Il Centro direzionale (120mila metri quadrati) punterà a definire nuovi modi di vivere il tempo del lavoro e lo spazio urbano, all’insegna delle nuove sfide ambientali. Gli edifici saranno organizzati intorno a un corso centrale e a tre piazze, rivisitando il modello urbano mediterraneo. Il piano terra, aperto alla città, ospiterà una varietà di funzioni e servizi per tutti: un auditorium, negozi, caffè e ristoranti, un centro benessere, un centro fitness, una chiesa, un asilo nido, un complesso scolastico, una biblioteca e uno spazio artistico. 
 
«Guidato da una riflessione decisamente urbana - evidenzia François Leclercq - il progetto sarà un vero pezzo di città, intenso: un quartiere vivo, per i suoi utenti e i suoi abitanti. Un’architettura, un territorio, immerso tra la città, il mare e la montagna; un luogo aperto alla vita pubblica al suolo, e proiettato alla scoperta di nuovi orizzonti grazie ai suoi panorami straordinari dei giardini pensili. Un pezzo di città mediterranea, intenso, con le sue piazze pulsanti e un piano terra dinamico, ricco, sia per gli utenti che per la comunità che lo abita. Il progetto farà risplendere il quartiere, la città e tutta la Regione Siciliana».