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L’apprezzamento ed il complimento sono una cosa meravigliosa: adoro elogiare le persone umili ed i saggi

Confesso di amare gli aforismi dei grandi pensatori della storia di tutti i tempi, a partire da Socrate, Platone, Eraclito, Plutarco, Aristotele ed il mitico Voltaire. Mi auguro che i titoli dei miei articoli su Monreale News non diventino aforismi; ancora, alla venerabile età di 70 anni, dovrò affrontare le fatiche di Ercole per diventare un grande pensatore.

Nel titolo del mio articolo odierno ho sottoscritto di amare gli apprezzamenti ed i complimenti verso le persone umili ed i grandi saggi della cultura, della letteratura, della scienza, della politica e degli operatori di pace e di solidarietà. Ho amato Alessandro Manzoni dai tempi del ginnasio e non ho mai smesso di approfondire la sua rivoluzionaria tematica sugli umili, la gente di strada, i clochard, i diseredati, i poveri. Mi sono sempre incazzato con certa perdente critica manzoniana che definiva la categoria degli “Umili” genti meccaniche e di piccolo affare, le cui vicende drammatiche rivestivano un ruolo di primissimo piano nei Promessi Sposi.

Lapalissianamente questa reazionaria schiera di critici lobbisti al servizio dei potenti, non ebbe la dignità di leggere “La Pentecoste” del grande Alessandro. Nella Pentecoste Manzoni invitava la madre schiava a non invidiare la madre libera ed i piaceri voluttuosi della vita. Manzoni esortava gli umili ed i poveri a guardare il cielo, poiché esso gli apparteneva. In parole povere, il nostro grande scrittore sintetizzò la miseria nera, l’estrema povertà e la sofferenza come un percorso, una tappa senza coppe e vincitori, un’unità inscindibile per rassomigliare a Gesù di Nazareth ed al suo Padre Celeste. La condizione economica degli umili e la loro povertà, non ci appizzano un tubo con la loro sopravvivenza nella routine della nostra vita quotidiana. Certamente Manzoni è stato un tantino di troppo paternalista nella sua concettualizzazione degli umili ma ha obbedito alla sua coscienza e cultura di libero pensatore. Personalmente adoro elargire apprezzamenti e sinceri complimenti a 360 gradi, a partire dalla bellezza, dalla cultura e dallo charme delle donne ed approdare alla generosità ed onestà di pochissimi amici che mi circondano, al fascino supremo dei grandi scrittori, letterati, musicisti, ballerini, attori, registi, pochissimi politici e giornalisti che inondano le mie giornate. Non smetterò mai di adorare gli umili perché sono un figlio del popolo e non ho grilli per la testa. Di tanto in tanto faccio un sogno ricorrente: Sogno d’imbarcare in un’astronave tutti i miei amici umili e le donne che hanno intelletto d’amore, per approdare sulle benedette dimensioni parallele. Copyright © By Salvino Caputo