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Il paradosso di Voltaire: ''Bevo quaranta caffè al giorno per essere sempre sveglio e pensare a come combattere i tiranni e gli imbecilli''

Purtroppo non tutti i grandi scrittori, rivoluzionari, politici, storici, hanno abusato di caffè come l’eccelso Voltaire. Leonardo Sciascia amava il buon caffè preparato con acqua del suo pozzo, nella vecchia caffettiera siciliana: preferiva gustarlo amaro.

Al contrario dell’illuminista francese, Sciascia amava fumare tanto prima di sedersi sulla sua scrivania e strapazzare la sua vecchia Olivetti 32 con le sue quattro cartelle giornaliere di codifica del suo nuovo racconto o romanzo. Vi chiederete perché accosto Voltaire e Sciascia; certamente la risposta è lapalissiana per gli addetti ai lavori e gli studiosi di letteratura a 360 gradi. Sciascia adorava il padre dell’illuminismo francese e lo considerava uno scrittore fecondo oltre ogni misura, uno spirito critico eccelso che oscillava tra la garbatissima ironia e il sarcasmo più diabolico e più corrosivo del suo tempo. Scriveva Voltaire: “Certamente l’abuso di caffè è un veleno lentissimo, ma con tutta sincerità, malgrado i miei 40 caffè quotidiani, non mai provato i suoi tristi effetti sulla mia salute”.

Restare svegli per pensare a come combattere i tiranni e gli imbecilli, è tutta un’altra storia nell’aforisma di Voltaire! In ogni caso c’è uno straordinario filo rosso che unisce i due grandi scrittori: Entrambi hanno lottato contro le tirannidi; Voltaire ispirò la rivoluzione francese e Sciascia lottò per l’intero arco della sua vita contro i grandi latifondisti, il gattopardismo, la mafia, i privilegi di certa borghesia corrotta, i politici corrotti e ignoranti, i privilegi dei poteri occulti etc. cercando di spronare i quaquaraquà a liberarsi con il voto, dei soprusi dei politici forti con i deboli e deboli con i forti. Oggi navighiamo a vista in Europa, senza più punti di riferimento e guida. Paradossalmente penso che per governare gli Stati Uniti d’Europa dovremmo richiamare in vita “Mago Merlino” e “La Dama del Lago”. Nel 1970 si discuteva nelle università italiane del fantastico libro di Enrico Emanuelli titolato “La Cina è Vicina” e dell’omonimo film realizzato nel 1967 da Marco Bellocchio. Oggi 2020 la Cina è già pronta a governare il mondo intero, senza fare sconti a nessuna nazione. Siamo ritornati a vivere metaforicamente nell’epoca dei nuovi Tirannosauri! Dal mio piccolo punto di vista, nell’infinita variazione totale dei piccoli punti di vista, penso che la curvatura del tempo mafioso, la crisi irreversibile del nostro pianeta e la puttana Moira del destino, ci consegneranno ad un prossimo futuro da vivere lungo le rotte astrali. Ho una fede infinita in Gesù di Nazareth e so, tra le pareti del mio cuore, che il nostro Gesù ci prepara sorprese.
Copyright © By Salvino Caputo