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Prosegue il processo di beatificazione di monsignor Giovanni Bacile: la Chiesa lo nomina "Venerabile"

Il sacerdote bisacquinese era già "Servo di Dio"

ROMA, 4 febbraio – Si arricchisce di un’altra presenza della Diocesi di Monreale il panorama dei “Venerabili” della Chiesa Cattolica. Si tratta del “Servo di Dio”, monsignor Giovanni Bacile da Bisacquino, che è stato nominato dall’assemblea plenaria dei cardinali promossa dalla Congregazione per la Causa dei Santi.

“Il Santo Padre Francesco - dice il sito della Santa Sede - ha ricevuto in udienza privata il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’udienza il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione a promulgare i decreti riguardanti le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni Bacile, Arciprete Decano di Bisacquino; nato a Bisacquino il 12 agosto 1880 ed ivi morto il 20 agosto 1941”.

Decisivo per l’ammissione nella categoria dei Venerabili, quello che viene considerato un miracolo ottenuto per intercessione del nuovo Venerabile da Pietro Cammarata.
La biografia, curata da don Rosario Bacile, arciprete della chiesa Madre di Bisacquino, suo discendente, dice che Monsignor Giovanni Bacile, nasce a Bisacquino il 12 agosto 1880. La povertà sarà la caratteristica della sua vita. Povera la sua famiglia, povero l’anno della sua nascita, a causa del colera.

Entra in Seminario a sedici anni e viene ordinato sacerdote il 17 giugno 1905 nella cattedrale di Monreale per le mani dell’arcivescovo di Monreale, monsignor Lancia di Brolo. Nell’immaginetta-ricordo scrive; “L’anima mia ha sete di voi, Gesù caro; voi solo potete saziarmi qui in terra, e farmi beato in cielo”.

Nominato Rettore del Carmine a Bisacquino, diviene successivamente Decano- Arciprete della Matrice dello stesso paese il 3 settembre 1916. Numerose attività germogliano dalla sua azione pastorale e tanti giovani cominciano a frequentare la parrocchia nella quale trovano il centro della loro vita culturale e spirituale. Tanti di essi diventano sacerdoti diocesani, altri scelgono la vita religiosa. Tre sacerdoti diocesani diventano vescovi; monsignor Pasquale Bacile, monsignor Giuseppe Petralia, monsignor Giovanni Cassata.
“Nel lungo periodo del suo apostolato la parrocchia viene organizzata in maniera moderna” così afferma Monsignor Cataldo Naro nelle Litania delle figure di santità nella diocesi di Monreale, lo chiamerà “Parroco moderno”.

Si distingue per il suo amore verso i poveri, il suo zelo di pastore appassionato del bene delle anime, la pace che sa portare nelle famiglie divise, la predicazione attenta della Parola di Dio, il suo ardente amore all’Eucaristica, (memorabile il Congresso Eucaristico Parrocchiale del 1930) la filiale devozione alla Madonna del Balzo. Fonda l’Azione Cattolica in tutti suoi rami, combatte il malcostume, il gioco d’azzardo, la bestemmia.

Tra le opere materiali ricordiamo la costruzione della Cupola, sogno di tante generazioni; i restauri e l’indoratura della chiesa madre, i restauri della Chiesa del Carmine, della casa canonica, la costruzione della cappella della Madonna di Lourdes, dove adesso riposano i suoi resti mortali, la statua del Cristo risorto al cimitero, il bollettino parrocchiale “ La Stella di Bisacquino”. Muore il 20 agosto 1941. I suoi funerali sono un trionfo; il trionfo della gratitudine e del dolore. La sua causa di beatificazione inizia nell’ottobre 1989 e oggi viene dichiarato venerabile.