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Dalla Federazione diocesana delle Confraternite dell’Arcidiocesi una raccolta per le famiglie indigenti

Attraverso un’efficace azione di solidarietà sono stati raccolti 23.200 euro

MONREALE, 17 aprile – La Federazione diocesana delle Confraternite dell’Arcidiocesi di Monreale, dopo aver donato all’inizio del mese un respiratore e presidi medici all’Ospedale Covid-19 di Partinico del costo di 10mila euro e presidi medici ospedalieri indispensabili all’Ospedale dei Bianchi di Corleone, ha pensato alle famiglie indigenti della Diocesi.

Il video-appello del presidente della federazione, Valentino Mirto, condiviso fra i 127 presidenti delle Confraternite della diocesi, ha innescato nel mese di aprile una vera gara di solidarietà che è riuscita nell’impresa di raccogliere ben 23.200 euro per l’acquisto di un respiratore per l’Ospedale di Partinico e presidi medici compre le mascherine per le famiglie indigenti della Diocesi.
Ben 4mila mascherine saranno infatti divise equamente nei 6 vicariati che compongono il territorio dell’Arcidiocesi, per far fronte alle necessità delle famiglie bisognose che sono servite dalle Caritas parrocchiali. I soldi raccolti sono quindi stati spesi per far fronte in particolare all’emergenza sanitaria per via della carenza di presidi medici di protezione.

Ecco perché inoltre sono state acquistate e già consegnate 100 mascherine ffp2 e 50 tute protettive per i medici dell’Hospital Covid di Partinico e 200 mascherine ffp2 per l’ospedale di Corleone. Inoltre già all’inizio di aprile è stato consegnato un ventilatore presso-volumetrico da trasporto VEMO 150 del costo di 10mila euro per la terapia intensiva di Partinico.
"I confrati della federazione diocesana - recita una nota - quindi quest’anno ha fatto un altro tipo di “cammino”, non quello devozionale che organizza le feste tradizionali dei comuni della Chiesa diocesana, che proprio in questo tempo di quaresima e pasqua sarebbero stati impegnati al massimo delle loro energie, ma un “cammino del cuore” che si è fatto solidale con tutti proprio perché alimentato dalla forza della fede.