La regola dell’equilibrio

La regola dellequilibrio

Di Gianrico Carofiglio

Guido Guerrieri l'avvocato Barese protagonista di questa vicenda è un uomo di mezza età, molto indipendente come modo di pensare e non vincolato nè spento sui codici come un “azzeccagarbugli “accomodante.Il suo lavoro lo appassiona: la legge viene intesa non solo come materia di applicazione del diritto, ma come momento di studio e riflessione. Per aiutarsi in queste "sessioni" di pensiero preferisce indossare un paio di guantoni da boxe e sfidare Mr Sacco in una conversazione di sola andata fatta di pugni, montanti e schivate.

Nella “La regola dell'equilibrio”, l’autore ci fornisce subito una chiave di lettura tecnico – giuridica, e attraverso questa riesce a comunicare le varie sfaccettature di una vicenda molto delicata, dove il confine tra la sicurezza della presunta innocenza dell’avvocato difensore (dovuta alla propria rettitudine professionale e morale) nei confronti del cliente, viene messa in dubbio e con essa anche qualche aspetto del sentire umano, anche quelli più delicati come la vita, la morte, la moralità, l'amore.

Il lettore non avvezzo al mondo e al linguaggio giuridico è affascinato dall’abilità dell’autore e partecipa alla scoperta della verità che non risulta mai banale. L'attività dello studio legale è serrata e l'efficienza dei suoi collaboratori è preziosa quanto la stima reciproca che si dimostrano gli uni con gli altri.

L'avv. Guerrieri è bravo e lo sa, una punta di vanità lo spinge a compiacersi della sua etica, del suo equilibrio, ed è anche per questo che non può rifiutarsi di aiutare un suo ex compagno di università che ha avuto una brillante carriera diventando giudice a soli 24 anni e che ora vede la sua reputazione a rischio per una storia dai contorni sbiaditi di una presunta corruzione.

Questa volta non basteranno le lunghe sedute con Mr Sacco o le passeggiate notturne per Bari, per aiutare Guido a trovare la serenità necessaria e il giusto bilanciamento del corpo per non finire al tappeto, schiacciato da troppe paure e troppi riflessi ingannevoli.

“Ci sono due modi per fare a pugni: il primo prevede l'uso dei guantoni e quello che procurano sono tuttalpiù dei lividi, il secondo invece è con le parole e quello che lasciano sono ferite che non si rimarginano.”

Annapaola, una investigatrice privata, ex giornalista, dal passato burrascoso, dalle risorse incredibilmente infinite, che gira in sella ad una grossa moto nera, riuscirà ad incanalare la vicenda verso la giusta direzione, e forse anche grazie a lei, l’avvocato ritroverà un suo equilibrio morale quanto basta per andare avanti.

Caterina Puleo

La regola dell’equilibrio
di Gianrico Carofiglio

Editore: Einaudi