Sanremo, grandi ospiti e grandi ascolti dopo l’inizio tiepido

fumetto di Salvino Caputo

Auditel boom per la seconda serata del Festival

E’ doverosa, sacrosanta e necessaria una premessa, quasi una “Nobiltà d’Obbligo”, al commento dettagliato sulla terza serata del festival. Ci eravamo lasciati in data ieri, seconda serata sanremese, con l’assegnazione in chiusura della diretta RAI sul festival alle ore 1,15, con l’assegnazione del “Premio alla Carriera” al mitico ed infinito Pino Daniele.

Il premio è stato ritirato da Cristina e Sara, figlie di Pino, che hanno ringraziato la città di Sanremo. Nello Daniele, fratello di Pino e grande amico mio, intervistato notte tempo sull’assegnazione del premio al fratello Pino, ha dichiarato: “La musica per Pino non era un concorso ed ha sempre voluto tenere a distanza i meccanismi di gare e concorsi. Per Pino, la musica non era una gara, ma una missione di cuore e di sangue. Pino amava vivere per suonare, perché non sapeva fare altro”. Oggi, ho chiamato Nello Daniele ed ho sussurrato dall’altro capo del mio cellulare: “Carissimo Nello, condivido a 360 gradi la tua intervista sulla stampa nazionale e ti ricordo che anche Leonardo Sciascia, il più grande scrittore del Novecento Letterario Italiano, la pensava come Pino. Nelle vesti di mio sublime maestro, amava sempre ammonirmi: Figlio mio, scrivi i tuoi racconti, le tue favole, ma non stancarti mai; questo è un comandamento, il nostro dovere di scrittori, la nostra passione, il nostro assurdo carisma. Non tenere in alcuna considerazione i premi letterari ed i concorsi. Caro Nello, siamo in profonda empatia, statti bene”.

Dopo questa mia breve premessa, passiamo allo zoom sulla terza serata festivaliera. Inizio acrobatico del balletto in costume scozzese, per omaggiare Claudio Baglioni e la sua vetusta canzone “Viva l’Inghilterra”. Non ho mai condiviso certi gusti anglofili del direttore artistico sanremese. Fatta eccezione per i Beatles, i Rolling Stones, Sting, Tom Yorke, Freddie Mercury e pochi altri artisti inglesi, secondo il mio piccolo punto di vista, l’Inghilterra resta la “Perfida Albione” della Brexit.
Soliti e noiosi i segni d’interpunzione di Bisio e solito abito elegante e trasparente di Virginia Raffaele, in tanga nero. La Virginia professionista si riscatta nella sua comicissima versione di “Mamma”, con l’ausilio di un vecchissimo grammofono, che s’inceppa di continuo e ci lascia a bocca aperta. I cantanti in gara sono stati 12 in sequenza nominale: MaHmood, Nigiotti, Anna Tatangelo, Ultimo, Francesco Renga, Irama, Patty Pravo e Briga, Simone Cristicchi, Boombadash, Motta, The Zen Circus, Nino D’Angelo e Livio Cori. Gli ospiti sono stati numerosi, vivaci e a pagamento, tranne la Vanoni: Antonello Venditti ha riproposto “Sotto il segno dei Pesci”, conditi in salsa rosa all’ombra di “Roma Capoccia”. Alessandra Amoroso ha proposto il suo nuovo brano “Dalla tua Parte” che non giudico per ragioni di opportunità discografica. Alessandra ha tentato di riscattarsi, interpretando “Io che non Vivo” di Pino Donaggio.

Ornella Vanoni ha fatto lo sfottò alla Raffaele ed all’indefinibile pesantezza della vecchiaia. Raf ed Umberto Tozzi hanno proiettato una nuova immagine di se stessi, ovvero “Un tramonto senza Arcobaleno”. Fabio Rovazzi ha interpretato il “Distruttore Artistico” in contrapposizione a Baglioni “Dirottatore Artistico”. Serena Rossi, protagonista del nuovo film in memoria della sublime Mia Martini, ha provato, tentato di cantare mediocremente “Almeno tu nell’Universo” duettando con Baglioni, che massacra le grandi canzoni d’autore. La Fiction su Mia Martini, in onda martedì alle ore 21, su RAI uno, vedrà la partecipazione di mia nipote Dajana Roncione nei panni di Loredana Bertè. In coda, pubblichiamo la classifica parziale della terza serata, con la solita griglia e voti. Zona Blu Top Super: S. Cristicchi, MaHmood, Ultimo, Irama. Zona Gialla (A rischio): Nigiotti, Motta, The Zen Circus, Renga. Zona Rossa (Ad Altissimo rischio): Boombadash, Patty Pravo.
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