La TAV? In Sicilia ne pretendo una che colleghi Trapani a Ragusa

fumetto di Michele D'Amico

E che lo faccia lungo la linea tirrenica e ionica

Vedere la pubblicità del treno Italo, per i Siciliani, è un insulto. Sentire parlare di TAV (Treno ad Alta Velocità) tra Torino e Lione è, invece, un colpo allo stomaco. Cerco di spiegarne le motivazioni.

L’infrastruttura ferroviaria ad alta velocità che si vorrebbe realizzare tra Torino e Lione andrebbe a sostituire un collegamento ferroviario già esistente, la cosiddetta ferrovia del Fréjus, che attraversa la Valle di Susa e l’omonimo traforo. L’attuale linea ferroviaria, che collega le due città, è interamente elettrificata e a doppio binario. Sulla realizzazione della nuova opera in Italia litigano tutti, dai partiti politici a tutti coloro i quali assiduamente frequentano i social. Sulla realizzazione dell’opera persino pezzi di maggioranza minacciano, burlescamente e nel tentativo di accaparrarsi qualche consenso elettorale, di aprire la crisi di governo. Le Ferrovie dello Stato classificano le linee ferroviarie italiane in base alle loro caratteristiche in:

1. linee fondamentali, caratterizzate da un’alta densità di traffico e da una elevata qualità dell’infrastruttura; comprendono le direttrici internazionali e gli assi di collegamento fra le principali città italiane;
2. linee complementari, con minori livelli di densità di traffico; costituiscono la maglia di collegamento nell’ambito dei bacini regionali e connettono fittamente tra loro le direttrici principali;
3. linee di snodo, che si sviluppano all’interno di grandi zone di scambio e collegamento tra linee fondamentali e complementari situate nell’ambito di aree metropolitane.

al sito internet delle Ferrovie dello Stato emerge che la Sicilia, insieme alla Sardegna, è l’unica regione italiana a non essere fornita di “linee fondamentali”, ma soltanto di “linee complementari”.

 Non solo, dall’immagine pubblicata sul sito internet delle Ferrovie dello Stato, che pubblico prendendola in prestito, su 1.369 km totali di linea ferroviaria ben 1.166 sono linee a semplice binario e solamente 203 km sono a doppio binario.

In Sicilia, quindi, le linee ferroviarie elettrificate e a doppio binario hanno una lunghezza inferiore dell’attuale collegamento ferroviario tra Torino e Lione che si vorrebbe sostituire con l’infrastruttura ferroviaria ad alta velocità. Ma ci si rende conto, già da questo semplice e banale paragone, quanto appare incomprensibile per noi Siciliani leggere e sentire parlare costantemente, sui quotidiani e nei telegiornali di tutta Italia, della realizzazione della TAV e ciò al di là della validità o meno della realizzazione dell’opera?

Per chi vive in una regione che per spostarsi in treno da Trapani a Ragusa, poco più di trecento chilometri di linea ferroviaria, impiega circa tredici ore, come potrebbe quantificare il margine di utilità marginale che scaturirebbe dalla realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità tra Torino e Lione, tratto del più grande collegamento da Lisbona a Kiev? Un dato è certo, i Siciliani parteciperebbero certamente alla costruzione della nuova opera con le diverse tassazioni cui sono soggetti.

Un’altra importante distinzione tra le linee ferroviarie è rappresentata dalle linee elettrificate e quelle lungo le quali viaggiano treni che vanno a gasolio. Le ferrovie elettrificate sono generalmente più veloci e hanno un minore impatto ambientale rispetto a quelle a gasolio.

In Sicilia, anche in questo caso, emerge un’altra arretratezza. Le linee elettrificate sono pari a 791 km, mentre nei restanti 578 km i treni hanno un’alimentazione a gasolio. In Sicilia, quindi, il 42,22% delle reti ferroviarie non comprende linee elettrificate. Non ho mai visto alcun politico siciliano litigare e farsi promotore di una battaglia politica finalizzata all’ammodernamento del medievale sistema di comunicazione ferroviario regionale e proporre con forza una TAV, tutta siciliana, che colleghi Trapani a Ragusa lungo la linea tirrenica e ionica.

La sua realizzazione permetterebbe a persone e a merci di spostarsi quanto più rapidamente possibile da un capoluogo a un altro e costituire un importante elemento propulsivo diretto a favorire lo sviluppo economico dell’Isola. Leggo solo di politici arrestati perché accusati di associazione mafiosa, leggo di politici che dicono che un giorno la Sicilia diventerà bellissima, si proprio un giorno, leggo solo annunci; quanta tristezza ...