fumetto
di Stefano Gorgone
Carissimo direttore,
oltre 80 mila giovani provenienti da tutto il mondo erano presenti domenica scorsa in piazza san Pietro per Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati, i due giovani che sono stati proclamati santi da papa Leone XIV.
E' stato davvero uno straordinario e commovente evento di fraternità tra i popoli che rivela come, malgrado le paure, i dubbi sul futuro, la solitudine che caratterizzano le nuove generazioni, sono ancora molti i giovani che camminano sulle strade della fede. Tra di loro c'era lo studente Sebastiano Paolo Mazzola, un giovanissimo di 17 anni con lo sguardo pulito che vive a Montelepre, pieno di voglia di fare, molto attivo nella Consulta giovanile della nostra diocesi.
Mi ha fatto pervenire una sua testimonianza che mi rincuora e che mi piace portare a conoscenza delle lettrici e dei lettori di MonrealeNews:
“Essere lì, partecipare a quella Messa è stata un'esperienza che non dimenticherò mai. L'emozione è stata unica e travolgente, qualcosa che difficilmente si può descrivere. Una volta entrato in piazza, è stato come assistere ad uno spettacolo: una folla immensa, tante bandiere che sventolavano, canti in diverse lingue, la commozione nei volti di ognuno e le grandi immagini esposte nella facciata della Basilica. Si respirava un'aria di gioia, di entusiasmo contagioso, di forte attesa.
Non è stato soltanto un evento solenne, ma una festa bellissima, come ha detto anche il papa stesso quando è venuto a salutarci prima della celebrazione. Si è vista una Chiesa piena di vita e festosa, capace di radunare migliaia di giovani come me davanti ad un altare e alla certezza che Cristo parla a noi, invitandoci a “non vivacchiare”, a rivolgere i nostri sguardi verso l'Alto, seguendo lo straordinario esempio di questi due Santi, che noi giovani in particolare sentiamo più vicini. L'applauso scoppiato subito dopo la solenne proclamazione che li ha resi Santi è stato travolgente e toccante.
Carlo e Piergiorgio hanno vissuto due vite semplici ed è proprio in quella semplicità che hanno saputo lasciare il segno, insegnarci molto e avvicinare a loro innumerevoli cuori. Il loro messaggio si lega perfettamente alle parole di papa Leone durante il Giubileo dei Giovani: “Aspirate a cose grandi, alla Santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno”, e all'esortazione di Papa Giovanni Paolo II: “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro.”
La memoria di questo giorno sarà sempre impressa nel mio cuore.” Una bella riflessione quella di Sebastiano che ha già imparato l'importanza dell'ascolto, dell'impegno, che è andato a Roma non senza sacrifici anche economici per ascoltare parole di senso, di fede, di incoraggiamento, parole capaci di fornirgli, in un mondo sempre più caotico, il dono della speranza.