La riscoperta del barocco tra le iniziative collaterali alla “Festa ru pani ri Murriali”

Protagonisti gli studenti della Veneziano, guidati dalla docente Romina Lo Piccolo

MONREALE, 21 settembre - Il Barocco a Monreale è uno dei temi che intende valorizzare “La festa ru pani ri Murriali”, in programma domani e domenica. Ad aprire le porte degli scrigni barocchi della città normanna, poco conosciuti anche dai monrealesi, gli studenti della scuola media Antonio Veneziano, coordinati dalla docente Romina Lo Piccolo, che ha avviato gli allievi a questa attività prima dell’inizio dell’anno scolastico. “Stucchi e putti sulle tracce del barocco”, il nome dell’iniziativa, ideata dall’insegnante, che ruoterà intorno alle chiese Madonna dell’Orto, san Castrense e degli Agonizzanti.

Domani pomeriggio, dalle 16 alle 20, gli alunni della Veneziano tenteranno di sottrarre all’oblio quel piccolo scrigno di arte e storia che è la chiesa della Madonna dell’Orto, fagocitata dalle case del quartiere Bavera. I giovani “ciceroni” faranno riscoprire le leggende legate alla sua fondazione monastica per arrivare agli stucchi e ai preziosi quadri, poi trafugati, fino alla “Dormitio Virginis”, la statua della Madonna Assunta, restaurata di recente, cui è dedicata la chiesa.

I visitatori potranno degustare le torte fresche e i prodotti artigianali preparati dalle mamme dei bambini coinvolti nel progetto. I dolci saranno accompagnati dai prodotti caseari caprini forniti dall’azienda casearia delle Scale. Seguiranno un concerto dell’ensamble Barocco Mediterraneo, e uno al pianoforte di Sara e Chiara Grimaudo.
Un altro gruppo di alunni sarà impegnato nella chiesa di San Castrense; seguirà il concerto del coro polifonico “Cantate omnes”. Gli allievi della Veneziano proseguiranno l’attività, domenica pomeriggio, presso la chiesa degli Agonizzanti.
“L’idea – ha spiegato la docente Lo Piccolo - di elaborare un percorso sul barocco, nell’ambito di una manifestazione che ha lo scopo di valorizzare le potenzialità del territorio, è nata dall’intenzione di promuovere itinerari turistici non convenzionali, cioè non legati in modo esclusivo al duomo, che facciano apprezzare ai turisti, ma non solo, le tante bellezze che la città possiede, a rischio dimenticanza e incuria”.