Scuola Veneziano, grande successo per il progetto Erasmus “Open Your Eyes! Open Your Heart!”

Numerose le attività realizzate con gli ospiti degli altri Paesi europei. LE FOTO

MONREALE, 18 febbraio – Si è concluso sabato, con la partenza dell’ultimo gruppo di partner docenti e studenti polacchi, il secondo periodo di mobilità previsto dal progetto Erasmus + “Open Your Eyes! Open Your Heart!” a cui ha aderito la scuola media Antonio Veneziano e avente come paese ospitante la nostra cittadina di Monreale.

Venti studenti provenienti da Polonia, Finlandia, Spagna e Portogallo sono stati ospitati per una settimana da altrettanti coetanei di prima e seconda media della Veneziano e dalle loro famiglie.
La comitiva è stata coinvolta in numerose e variegate attività sia culturali, alla ricerca delle comuni radici europee, che laboratoriali, istituzionali e di volontariato. Sotto la guida della professoressa Ivana Taormina, referente del progetto per l’istituto, della preside Beatrice Moneti e delle docenti dell’istituto Lucina Guardì, Rita Segreto, Elke Termini, Marilena Vitrano e Zaira Di Mitri del team di progetto, gli ospiti hanno potuto ammirare le bellezze artistiche, monumentali e paesaggistiche di Monreale, Palermo, Mondello, Segesta, Trapani, Erice e Cefalù, hanno partecipato a uno spettacolo teatrale dell’Opera dei Pupi di Angelo Sicilia e ad un seminario sull’integrazione culturale dei migranti tenuto dalla professoressa Livia Tranchina del Centro Astalli di Palermo, con la partecipazione del musicista ghanese Chris Obehi.


Il tema dell’apertura verso gli altri, in particolare se svantaggiati o in difficoltà per qualche ragione (immigrati, rifugiati, diversamente abili), è stato il filo conduttore del progetto in questa seconda fase della mobilità. Gli studenti hanno partecipato ad attività finalizzate al supporto di queste realtà più sfortunate, tra cui la preparazione di manufatti per una vendita di beneficienza e attività di volontariato presso il centro Astalli di Palermo, un centro di accoglienza per immigrati, richiedenti asilo e rifugiati, dove numerosi volontari lavorano giornalmente per garantire pasti, assistenza e servizi di doposcuola a tanti adulti e bambini immigrati. E’stata anche l’occasione per sensibilizzare i ragazzini verso un utilizzo più consapevole degli oggetti, attraverso laboratori dedicati ai materiali riciclati a cura dei docenti di arte della scuola Veneziano, Maria Cangemi, Giampiero Virga e Giuseppe Marchese e delle insegnanti Rosa Gullo e Monica Fiorani e Dora Di Pasquale verso una corretta alimentazione, attraverso la creazione e la riproduzione di una canzone sulla dieta salutare. I partner si sono scambiati esperienze, conoscenze e tradizioni culturali. Grazie alla collaborazione di Renato Messina, docente del Liceo Artistico Basile-D’Aleo, hanno anche avuto l’opportunità di sperimentare le tecniche dell’arte musiva, alla base della costruzione del nostro splendido duomo.

 

Lo scambio culturale è stato anche un’occasione per avviare uno scambio istituzionale tra i comuni di Monreale, di Palermo e dell’area metropolitana di Psary, in Polonia, il cui sindaco, Tomasz Sadlon, era al seguito della delegazione polacca. Dopo l’accoglienza del governo della città in Sala Rossa, con il consueto scambio di doni, accordi in tal senso sono stati avviati durante la cena ufficiale del progetto alla presenza del sindaco di Monreale, Piero Capizzi, di quello di Palermo, Leoluca Orlando, del vicesindaco di Monreale, Giuseppe Cangemi e dell’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Serena Potenza. L’attenzione degli astanti è stata catalizzata dal sindaco Orlando, che ha, in un inglese fluente, parlato dell’evoluzione di Palermo da città in mano alla mafia a città più sicura d’Italia, e della sua attenzione verso la persona e la comunità, piuttosto che verso l’individualismo e l’egoismo.
Unanime il consenso verso l’esperienza. Sia i docenti delle scuole partner che i genitori degli studenti della Veneziano hanno sottolineato l’ottima organizzazione e l’efficacia dello scambio culturale ai fini dell’apertura verso gli altri. Un genitore ha commentato: “Volevo complimentarmi con la preside e con i professori per l'ottima organizzazione e per aver aderito al progetto. Credo che sia questo il modo migliore per contrastare il degrado che, ahimé, ci circonda: insegnare ai nostri figli ad "aprire i loro occhi e aprire il loro cuore"!” .
La preside Moneti, dal canto suo, ha avuto parole di elogio, di ringraziamento e di speranza verso il team docenti impegnato nel progetto e verso i genitori, per la loro grande collaborazione.
Occhi lucidi da parte dei ragazzi nel giorno del saluto ai loro nuovi amici. Per tutti è stata un’esperienza estremamente positiva che certamente nessuno dei partecipanti scorderà mai.