Fine anno scolastico tra DAD, PAI e PIA

Questi gli acronimi che sintetizzano i procedimenti finali dell'anno scolastico

MONREALE, 28 maggio – L'emergenza sanitaria, dovuta al fenomeno del contagio da coronavirus che ci siamo ritrovati a vivere, ha reso quest'anno davvero eccezionale e ha generato inevitabilmente, come è ormai noto, profondi cambiamenti per tutto il mondo della scuola che si è ritrovato all'improvviso di fronte alla nuova dimensione della scuola ''a distanza''.

L'intero mondo scolastico, infatti, è stato catapultato in una dimensione inedita, costretto a confrontarsi con una nuova didattica non più svolta secondo i canoni tradizionali ma ribattezzata con l'acronimo Dad: una scuola, dunque, fondata sulla didattica a distanza che ha generato una nuova realtà e una conseguente riconfigurazione dei processi legati alla didattica.
Sicuramente l'esperienza vissuta in questi ultimi tre mesi ha confermato come la relazione posta a base dell'azione educativa tra docenti e studenti sia elemento imprescindibile da salvaguardare anche di fronte alle emergenze come quella che abbiamo vissuto e per questo, grazie alla didattica a distanza, è stato possibile mantenerla viva con l'utilizzo dei mezzi della moderna tecnologia, di fronte ad un'emergenza inattesa ed in vista del tanto agognato ritorno in classe ormai rinviato a settembre.

Ma neanche la conclusione dell'anno scolastico è scevra da novità; come ci si poteva aspettare vista l'evoluzione inedita dello stesso. A fare il loro ingresso nel mondo della scuola sono due nuovi acronimi, ovvero PAI e PIA, fissati dall'ordinanza ministeriale emanata lo scorso 16 maggio dal ministro dell'istruzione Lucia Azzolina.
In vista della valutazione finale degli alunni, infatti, ci si dovrà confrontare con questi due strumenti che in alcuni casi saranno documenti propedeutici all'effettuazione della valutazione finale degli studenti.
Il PAI, ovvero piano per l'apprendimento personalizzato, sarà il documento da stilare per quegli alunni che non avranno conseguito la sufficienza in una o più discipline e conterrà, per ogni disciplina con votazione inferiore alla sufficienza, gli obiettivi di apprendimento da conseguire e le specifiche strategie per il conseguimento dei livelli di apprendimento per la programmazione delle attività di recupero e consolidamento da svolgere a settembre.
Il PIA, ovvero piano di integrazione degli apprendimenti, conterrà invece l'eventuale indicazione di attività didattiche non svolte rispetto alle progettazioni didattiche stabilite ad inizio anno ed i relativi obiettivi di apprendimento e sarà posto alla base delle attività didattiche integrative per l'inizio del nuovo anno scolastico.
Saranno dunque questi due nuovi adempimenti, legati inevitabilmente alla Dad, ad essere protagonisti di quest'ultimo scorcio dell'anno scolastico.
Ma se gli acronimi e i documenti da produrre rimarranno il ricordo di questi ultimi mesi per tutto il mondo della scuola, ciò che non scorderemo di questa esperienza sarà la forza della scuola che, neppure in un momento tragico come quello che abbiamo vissuto, è venuta meno alla sua missione.