Gli alunni del liceo Basile in visita alla ‘Mar Jonio’

E’ la nave pronta a soccorrere i migranti nel Mediterraneo. LE FOTO

MONREALE, 25 ottobre - Un gruppo di studenti del liceo “Basile-D’Aleo”, accompagnato dalla professoressa Finella Giordano, si è recato ieri al porto di Palermo nel quale attualmente è ancorata la nave Mar Jonio, della missione umanitaria Mediterranea.

Mediterranea è un progetto che nasce con lo scopo di svolgere attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione di donne, uomini e bambini che affrontano enormi pericoli nell'attraversare il Mediterraneo in assenza di soccorsi, ma tra le fondamentali attività è contemplata anche l'azione di salvataggio dei migranti. L'ideazione di questo progetto è nata a luglio quando il governo ha deciso di chiudere i porti alle navi delle ONG (Organizzazioni non governative) che fino ad allora si occupavano delle azioni di salvataggio e messa in sicurezza dei migranti.

Mediterranea è attualmente sostenuta da diverse associazioni ed imprese sociali in tutta Italia, come l’associazione Ya Basta a Bologna, l’ARCI, e, per portare un esempio locale, Moltivolti. In prossimità della nave gli studenti sono stati accolti da uno dei promotori del progetto, Luca Casarini, che ha chiarito cosa è “Mediterranea”, le sue modalità di azione e le finalità della piattaforma/ progetto.
Ha, inoltre, delineato un excursus sulla situazione politica italiana e libica e sulla gestione del fenomeno migratorio negli ultimi dieci anni, catturando l’attenzione degli studenti e suscitando in loro profonde riflessioni.

In seguito, gli studenti hanno avuto la possibilità di salire a bordo della nave, per comprendere nel dettaglio le dinamiche che accompagnano le fasi delle operazioni di salvataggio. A bordo hanno visionato le strutture indispensabili per il soccorso quali una piccola infermeria e vari strumenti, oltre a giubotti di salvataggio, pasti liofilizzati, acqua con sali minerali e vitamine.
L’equipaggio dell'imbarcazione comprende uno o più medici, personale paramedico e mediatori culturali, i quali hanno l’importante ruolo di abbattere le barriere linguistiche e permettere la comunicazione tra i profughi e l’equipaggio. Al termine della visita il team di Mediterranea ha lanciato un appello a tutti i presenti, chiedendo loro di far conoscere a più persone possibili il progetto e organizzare campagne di raccolta fondi. Gli studenti hanno accolto la proposta e si stanno già organizzando per contribuire in modo significativo alla realizzazione di questa coraggiosa iniziativa.