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Calcio a 5: Serie C2. Occasione sprecata per l’Atletico Monreale: con l’Alcamo Futsal è 1-1 tra tanti rimpianti

Nonostante l’infortunio di Lo Bello, l’Atletico gioca una partita di cuore: il pareggio sta stretto agli uomini di Gallo

MONREALE, 2 ottobre – La compattezza del gruppo è uno degli aspetti fondamentali di una qualsiasi organizzazione, sportiva e non. Spinge chiunque a dare il massimo in ogni occasione possibile, a gettare il cuore oltre l’ostacolo.

Per questo, non si deve commettere l’errore di sottovalutare la prova odierna dell’Atletico Monreale. Lo si sapeva già, la sfida contro l’Alcamo Futsal sarebbe stata un importante punto di svolta per la stagione della squadra di Gallo.
La formazione di mister Gottuso, infatti, opera un gioco molto propositivo, sicuramente uno dei migliori della categoria, e portare a casa i tre punti sarebbe stato fondamentale.
Sotto un cielo grigio e annuvolato, la partita inizia con un’ottima fase offensiva di entrambe le squadre. Sembra un altro sport rispetto alla partita di sabato scorso contro la Virtus: l’Atletico è chiamato alle armi della difesa quando gli alcamesi avanzano, ma spaventa sempre Orlando, il portiere avversario, quando si trova in condizione di far male.


Lo snodo cruciale della partita arriva intorno al 20’: su un contropiede della squadra ospite, si crea l’occasione perfetta per il numero 20 della formazione alcamese, Barresi, che si ritrova a tu per tu con Lo Bello. L’estremo difensore dell’Atletico è costretto al fallo, che lo porta inevitabilmente all’espulsione.
Il vero problema, però, non è la sanzione disciplinare che, seppur pesante, rimane temporanea, ma è da evidenziare nelle conseguenze dello scontro. Il ginocchio di Lo Bello, infatti, subisce un’importante botta, con accertamenti ancora da effettuare. La prima diagnosi però è già penalizzante per i monrealesi. il numero 1 infatti non è in grado di continuare l’incontro, e in distinta non è presente un secondo portiere per sostituirlo.
Il guardiano della porta dell’Atletico quindi diventa un giocatore di movimento, che fino a quel momento stava svolgendo una gara sufficiente da pilastro difensivo, ovvero Alessio Vaglica. Il giovane classe 2001 si è ritrovato, quindi, a dover coprire lo specchio della porta dalle offensive dell’Alcamo, che piano piano si è sempre fatto più pericoloso dalle parti della retroguardia monrealese, scegliendo di scagliare sassate da lontano più che entrare col pallone in porta.


Vaglica però, come tutto l’Atletico, ha dimostrato di essere duro a morire e, grazie anche a una cinquina di interventi miracolosi e l’aiuto di una difesa capitanata da un super Claudio Giammona, è riuscito a tenere la porta inviolata fino al duplice fischio dell’arbitro Guagenti di Caltanissetta.
Sembra incredibile, ma il secondo tempo sorride subito all’Atletico: all’improvviso, infatti, assieme al rombo dei tuoni che si fanno sempre più insistenti attorno al terreno di gioco, si accende il lampo di Marco Casamento. ll nuovo acquisto, dopo la doppietta di sabato scorso, timbra ancora una volta il tabellino con un destro d’autore, dove Orlando non può nulla. La “garra” impiegata da Casamento nell’andare a contrasto per rubare quel pallone poi scagliato subito dopo in porta, come un generale in guerra, è il modo migliore per descrivere l’Atletico oggi.


Il canovaccio della partita quindi diventa chiaro: per evitare il gol avversario, la squadra di Gallo abbassa il suo baricentro, creando un mix di chiusure egregie da parte dei giocatori di movimento e parate al limite dell’impossibile di Vaglica.
L’Alcamo sembra pian piano spegnersi visto il prosciugarsi sempre più evidente di energie fisiche e mentali, ma un errore in fase di impostazione di Tarallo consente a Ferrara di bucare il giovane portiere improvvisato dei monrealesi, a soli sei minuti dal termine.
Sembra poter essere l’inizio di una improvvisa goleada della squadra in maglia nera, ma gli ultimi all-in, incredibilmente, li crea l’Atletico, soprattutto nella persona di Marco Casamento.
Infatti, è da una sua azione che si va a creare l’occasione più nitida della partita dei “colchoneros”: palla lungo linea verso Casamento, che sfonda la difesa alcamese e si fa buttare giù in area: calcio di rigore.


Dal dischetto si presenta Pietro Costantino, il capitano, subentrato proprio a Casamento che gli affida responsabilità e pallone dei tre punti. Fischio dell’arbitro, ma il numero 17 si fa ipnotizzare da Orlando, che indovina la direzione del pallone calciato dal suo avversario gettandosi a peso morto nell’angolino in basso a destra.
L’errore grave del capitano crea una disperazione visibile in casa Atletico che, imprevedibilmente, è passato dall’essere preda all’essere predatore in una partita che, per come si era messa a fine primo tempo, si può dire che regala un punto alla formazione di mister Gallo, che così commenta: “Prestazione eccellente, il gruppo finalmente ha capito che può dire la sua. Siamo rimasti compatti e abbiamo rischiato di vincere anche prima del rigore. Oggi di mio c’è poco, sono stati bravi i ragazzi.”
Felici anche Casamento e Vaglica, protagonisti assoluti della sfida di oggi: “Oggi i complimenti non vanno fatti ai singoli, ma alla squadra”, ha detto l’autore del gol.


La prestazione dell’Atletico non può che far contenti squadra e tifosi. Anche il solo essere delusi di non esser riusciti a vincere, nonostante le difficoltà incontrate, sono la testimonianza lampante della bontà del progetto targato Gallo e i suoi ragazzi.
L’Atletico adesso sarà impegnato per quanto riguarda il prosieguo del campionato di Serie C2 giorno 16, sempre al Campo 3M, contro il San Gregorio Papa, reduce dalla vittoria odierna larghissima per 12-1 contro il Favignana.