Il Monreali's Karma di Francesco Gabbani

L'artista carrarino infiamma piazza Guglielmo con le sue canzoni, ma tanta gente è rimasta lontana dal palco. LE FOTO

MONREALE, 3 maggio – Non sappiamo se sia stato il miglior concerto che si è tenuto a Monreale negli ultimi anni. Di certo è stato uno dei più belli e dei più coinvolgenti. Francesco Gabbani, d'altronde, era sinonimo di qualità e di successo.

Avrà pensato certamente a questo l'amministrazione comunale quando ha chiamato l'entourage del cantante toscano per affidargli la serata di chiusura dei festeggiamenti in onore del Santissimo Crocifisso (perlomeno la parte ludica di questi, considerato che oggi si terrà la tanto attesa processione). Rivolgersi a Gabbani, in pratica, soprattutto per una festa di piazza, è come aver voglia di vedere una partita di tennis e chiamare Sinner. Insomma, un modo per non sbagliare e per suggellare i festeggiamenti con un nome di grido, ma soprattutto di qualità e di livello e amato dal grande pubblico.

E in effetti l'esibizione del due volte vincitore del Festival di Sanremo (una da “Nuova Proposta”, l'altra da “Big”) non ha tradito affatto le aspettative, perchè Gabbani con i suoi successi ha saputo creare quell'empatia necessaria col pubblico per far ricordare a lungo il concerto di ieri sera. Da “Amen”, a “Viceversa” al tormentone “Occidentali's karma” a “Spazio Tempo”, con cui ha concluso la sua carrellata, prima degli immancabili “bis”, hanno coinvolto piazza Guglielmo e la gente ha cantato con quanto fiato aveva in gola.

Peccato, però, che le cose non siano andate fino in fondo come tutti avrebbero voluto, perchè, per ragioni di sicurezza che comprendiamo, condividiamo, ma che, per tempi e modalità ci lasciano perplessi (il diritto di pensarla a modo proprio è costituzionalmente garantito), tanta gente, quando si è raggiunta la soglia delle 1800 persone stabilita dalla Questura (erano in funzione i conta-persone), è rimasta fuori da piazza Guglielmo.
Il risultato è stato che è rimasta assiepata al di là delle transenne allestite in piazza Vittorio Emanuele, tra le proteste di chi, non potendo accedere alla zona del palco e dovendo fruire del concerto da molto lontano e da posizione infelice, ha protestato apertamente.
E così i molti spazi vuoti in piazza Guglielmo sono rimasti vuoti e paradossalmente il pericolo assembramenti è stato molto più concreto nella zona retrostante, alle spalle delle transenne, dove la gente è stata fermata ai varchi, grazie all'ingente spiegamento di forze presente ieri sera.

Ovviamente chi si occupa di sicurezza pubblica ne sa più di noi e avrà avuto di certo le sue buone ragioni, ma una gestione migliore della situazione probabilmente avrebbe fatto il bene di tutti: della gente che ha raggiunto Monreale da Palermo e da altri centri vicini per poi restare con le pive nel sacco, del prestigio dell'evento, considerato che Gabbani è un artista top del panorama musicale italiano e anche del comune, che ha scucito una cifra di grosso rilievo per poi dover fare i conti con i musi lunghi e con la rabbia di chi non ha potuto fruire del concerto come avrebbe voluto. Insomma poteva essere un successone, è stato un “successino”.