Giubileo degli sportivi: “Altofonte venga nominata città dello sport”

Monsignor Pennisi colpito dall’entusiasmo e della partecipazione della comunità parchitana. LE FOTO

ALTOFONTE, 30 marzo – Una folla di atleti di tutte le discipline ed età, in divisa sociale, campioni dello sport del passato, del presente, e dirigenti sportivi, hanno accolto ieri pomeriggio ad Altofonte monsignor Pennisi, vescovo della diocesi di Monreale arrivato in piazza Falcone e Borsellino in occasione della celebrazione del “Giubileo dello Sport” nel 250° della fondazione della Parrocchia Santa Maria d’Altofonte, e affiliazione alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.

Nel fare gli onori di casa, e ringraziare il prelato per la visita ad Altofonte Totò Di Matteo, figura simbolo degli atleti parchitani, in rappresentanza di tutti gli sportivi locali, ed organizzatore dell’adunanza, insieme a padre Nino la Versa parroco di Altofonte, Paolo Cannova e Dora Alotta, ha presentato l’evento nella chiesa gremita, ed ha evidenziato come la numerosissima presenza di atleti entusiasti, testimoni il loro forte senso di appartenenza alla chiesa madre e maestra, che nella storia è stata sempre promotrice della bellezza delle arti, della musica, ed anche dello sport , riuscendo sempre ad esaltarne la forza comunicativa e le grandi potenzialità educative e formative.

Il tema scelto per l’incontro “Atleti con l’Anima”– ha continuato Totò di Matteo- prende spunto dal titolo di un libro di Alberto Marvelli, un ragazzo che ha amato molto lo sport, beatificato a Loreto il 5 settembre del 2004, egli definiva lo sport palestra di vita e di santità, tutti gli sport, scriveva, mentre producono un miglioramento fisico indiscutibile, se praticati con semplicità e slancio, possono affinare le virtù morali, perfezionare la nostra vita intima, aiutarci con vittorie terrene alle vittorie dello spirito. Ogni vittoria nello sport sia vittoria dell’anima. Nel ringraziare per l’accoglienza e riprendendo ed approfondendo gli argomenti del tema del Giubileo degli sportivi, monsignor Pennisi ha auspicato che Altofonte venga nominata città dello sport perché durante il suo percorso non ha mai visto tanti atleti, tante associazioni sportive e tanto entusiasmo.
Prima della celebrazione della Santa Messa sono state consegnate pergamene a Totò Antibo e a Yuri Floriani che hanno partecipato a più olimpiadi, a tutte le società partecipanti, ai familiari degli atleti defunti Rosario Daidone e Tarcisio Catanese.