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Il Real Parco perde la sfida salvezza: a Catania gli altofontini aggrediti da alcuni spettatori

Giuseppe Bertolino

La squadra scortata dalla Polizia fino all’imbocco dell’autostrada

CATANIA, 4 dicembre – Continua il momento negativo del Real Parco: la squadra del presidente Bertolino scesa in campo al PalaNitta di Catania Librino per giocare sabato pomeriggio l’incontro valevole per il 9° turno di campionato, contro il Catania, la più diretta rivale per la salvezza, in un clima ostile che poco ha da fare con lo sport, perde per 8-3 lo scontro diretto e rimane solo in fondo alla classifica.

La posta in palio, per le due formazioni, era alta ed era prevedibile che la tensione tra le contendenti superasse il normale, ma nessuno dei parchitani andati in trasferta a Catania immaginava che oltre a giocare un’incontro duro dovesse scontrarsi anche con alcuni presenti tra il pubblico che non si sono limitati a tifare con calore contro, ma sono arrivati al punto di aggredire gli ospiti creando un clima di tensione che nulla ha in comune con la sana rivalità sportiva.
In campo le due formazioni si sono affrontate a viso aperto e la partita nel primo tempo è rimasta sempre aperta. Sul 4-2 per il Catania il Real Parco ha avuto numerose occasioni per pareggiare la partita, ma purtroppo, come spesso succede di recente, la formazione di Mosca ha fallito prima un rigore con i rientrante Turi Prestigiacomo e poi due tiri liberi con Madonia.
La reazione dei parchitani e l’espulsione di Fuschi, avvenuta dopo una simulazione di un giocatore catanese che ha tratto in inganno l’arbitro, ha innescato un clima ostile. “Mentre in campo si sono accesi gli animi - racconta all’addetto stampa del Real Parco e collaboratore di Altofonte News, Nando Bentivegna - il presidente Giuseppe Bertolino, noi della società ed alcuni accompagnatori siamo stati aggrediti da un gruppo di ragazzi “malviventi”. Per fortuna non abbiamo reagito per non aggravare la situazione estremamente pericolosa. I fatti del primo tempo hanno inciso sulla partita che è continuata in un clima estremamente nervoso che ha portato anche all’espulsione di Lo Bianco. Il tutto è avvenuto mentre si attendeva sotto scorta della Polizia il fischio finale della partita per poi essere scortati fuori dal palazzetto sino all’ingresso dell’autostrada”.

“Dire che sono indignato è niente -ha proseguito nel suo racconto Bertolino - non avevo mai visto in 30 anni da presidente che quattro ragazzini minacciassero in questo modo: la colpa è della società Catania che permette tutto questo avendo responsabilità oggettiva, per noi le partite sono tutte le stesse”. Ritornando all’evento sportivo passato in secondo piano, il presidente ha aggiunto nella sua dichiarazione: “La partita si poteva vincere come quella del sabato precedente, perché la squadra ha giocato bene solo che non c'è lucidità sotto porta, fatto dovuto al nervosismo. Ieri mattina (domenica) Mosca aveva rassegnato le dimissioni ma la società le ha respinte. Ora stiamo cercando qualche rinforzo buono, speriamo di migliorare la classifica perché non ci sentiamo inferiori al Catania Mascalucia e al Regalbuto, con qualche innesto ci possiamo salvare. Passerà questa sfortuna”.
La partita interrotta per qualche minuto durante gli episodi raccontati dal presidente Bertolino si è conclusa col risultato di 8-3 a favore del Catania: le tre reti del Real Parco sono state segnate: due da Madonia ed una da Tuvè.