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Dopo la delusione Bentivegna rialza la testa: “Voglio la rivincita”

“Dopo i 10 giorni di fermo per la ferita, tornerò ad allenarmi più di prima”

ALTOFONTE, 29 maggio - E’ trascorso qualche giorno dal big match per il titolo italiano dei Superleggeri, che si è disputato venerdì scorso al PalaOreto e che si è concluso con la vittoria del boxeur piemontese Massimiliano Ballisai sul palermitano della palestra Popolare Palermo Giancarlo Bentivegna.

Il pugile altofontino adesso decide di rilasciare alcune dichiarazioni in merito, dopo una lettura lucida dei fatti e un conseguente riassetto dei pensieri. Andando un attimo indietro, per riprendere le fila del discorso, ricordiamo che, dopo esser stato sospeso dall'arbitro, il match è stato poi definitivamente fermato dal medico per la ferita riportata da Bentivegna (testata involontaria) all'occhio sinistro. Una volta formalizzata la sospensione, si è data la vittoria di Ballisai ai punti. Votazione dei giudici 66-66, 65-67, 65-67.
“Con l'incontro di venerdì - afferma Bentivegna - io e il mio staff ci giocavamo il titolo italiano. Un appuntamento cui siamo giunti dopo mesi di instancabile allenamento, di meticolosa e paziente preparazione. Tanta la rabbia e la delusione per il verdetto ma, d'altronde, ci rendiamo conto del fatto che, essendo uno sport, la sorte ha giocato un ruolo importante e questa volta in mio sfavore. Nonostante ciò, non ci faremo abbattere dal risultato, per quanto controverso, ma coglieremo l'occasione per migliorare, per cercare di non ripetere gli errori commessi dal punto di vista sportivo. Solo dieci giorni di fermo per 5 miseri punti di sutura non basteranno a fermarci.
All'indomani di questi riprenderò subito ad allenarmi, sempre con lo stesso amore e la stessa dedizione per questo sport, puntando a riconquistare ciò che ci spetta. Sto bene, mi sento carico e pronto per ricominciare l'allenamento, il mio avversario si è dimostrato di estremo valore, ma visto che il match si è concluso in maniera incompleta spero possa darmi presto una rivincita. Sì, la vorrei tanto. La decisione del medico non ci ha consentito di concludere un incontro importante come quello e non ho avuto la possibilità di dimostrare integralmente la mia preparazione”.

Il pugile, poi, si esprime, poi, sui fatti verificatisi a fine serata al momento del verdetto: “Sono molto dispiaciuto - afferma - specialmente per l'aggressione nei confronti dell'arbitro che non aveva alcuna responsabilità dell'accaduto. Questa, semmai, sarebbe da addebitare al medico che ha deciso di interrompere prematuramente il match. La polizia è arrivata al palazzetto solo a fatti conclusi, ma fortunatamente la situazione è stata gestita e contenuta. Né l'arbitro Ramacciotti, né altri hanno riportato alcuna lesione”.