Altofonte, tre regolamenti approvati dal Consiglio comunale

L'assessore Francesco Amato

I provvedimenti adottati nel corso delle sedute del 27 e 28 marzo

ALTOFONTE, 31 marzo – Nel corso della seduta del Consiglio comunale convocato lo scorso 27 marzo e proseguito anche il giorno dopo, sono stati votati e approvati tre importanti regolamenti, e una modifica alla norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale vigente.

 

Dopo i primi punti su aspetti procedurali, all’ordine del giorno come questione da deliberare, il Consiglio comunale ha discusso una proposta dell’assessore con delega all’Urbanistica Francesco Amato. La proposta prevedeva l'approvazione di un regolamento con possibilità di rateizzare il 50% degli oneri concessori e il 50% delle oblazioni, dovute come conguaglio, per la sanatoria degli abusi edilizi previsti dalle leggi 47/85, 724/94 e 326/03.
“In questo momento, di grave crisi economica – spiega l’assessore Amato – questa possibilità va incontro alle esigenze di tanti cittadini titolari di pratiche di condono edilizio, che non riescono nell’immediato nei termini canonici di legge,ad assolvere al pagamento di somme ingenti, in quanto metterebbero in serie difficoltà l’economia delle proprie famiglie”.
Il regolamento è stato giudicato positivamente dal Consiglio comunale che all’unanimità ha votato ed ha approvato il testo finale, con ulteriore prolungamento dei tempi di rateizzazione sino ad un massimo di 60 mesi.
Quindi il Consiglio è passato a trattare il regolamento per il calcolo delle sanzioni amministrative da applicarsi in materia di abusi edilizi. Questo regolamento non ha avuto l’approvazione del Consiglio. l’assessore Amato, considerato che la regolamentazione della materia è prevista per Legge, fa sapere però, che lo riproporrà al prossimo Consiglio comunale, restando facoltà del consiglio stesso modificarne il contenuto, ma ritiene che il regolamento vada comunque approvato.


Come sesto punto all’ordine del giorno sempre lo stesso assessore ha proposto di cassare l’ultimo periodo del 6° comma dell’articolo 11 delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente Piano Regolatore Generale.
La proposta dall’assessore è stata giudicata positiva dall’intero Consiglio Comunale che all’unanimità ha votato ed ha approvato il testo finale senza nessuna modifica, adesso verrà trasmessa, per il parere obbligatorio, all’assessorato egionale del Territorio, dopo di che, se avrà parere positivo, verrà applicata dal Comune, consentendo a numerosi Cittadini di non pagare per la seconda volta, in caso di cambio di destinazione d’uso, gli oneri di concessori per gli immobili per i quali è stata rilasciata la concessione edilizia in sanatoria.

Ultimo punto discusso giorno 27 è stato la modifica del regolamento di Polizia Mortuaria, su un testo che rispetto al precedente regolamento presentava molte parti modificate, e ex novo, il Consiglio ancora una volta, e dopo la votazione di emendamenti, approvava il testo definitivo.

Giorno 28 il Consiglio tornava a riunirsi per deliberare l’ultimo punto dell’ordine del giorno, la modifica al regolamento per l’erogazione dell’acqua potabile, un testo che quasi integralmente era un semplice adeguamento delle variazioni intervenute nel tempo, e che, sebbene votate di volta in volta, dal Consiglio Comunale, non erano state inserite nel testo del regolamento. Sono state inserite alcune modifiche, proposte dall’ufficio acquedotto, è ritenute necessarie, per una migliore applicazione del regolamento, il Consiglio ha inoltre proposto e votato degli emendamenti, rendendo se possibile il testo ancora migliore di quanto presentato. Ma nel voto finale il gruppo di opposizione ha ritenuto non votarlo. Punto di disaccordo è stato l’articolo 29 che prevede che le utenze debbano essere fornite di una riserva idro-potabile.


La proposta è stata più volte spiegata dal proponente, argomentando sul fatto che si tratta di un completamento al Regolamento e che rappresenta una misura di prevenzione per i cittadini nei casi di interruzione dell’erogazione dell’acqua (guasti, riparazioni, ecc.) senza distinzione alcuna tra utenze domestiche e utenze commerciali (bar, casa di cura, lavanderia, parruccheria ecc.), che specialmente per quelle commerciali il cittadino mediante collocazione di riserva idrica oltre a garantire la propria attività, non può esigere dal Comune, la fornitura continua h 24 per 365 giorni l’anno. Peraltro il rischio di interruzione temporanea del servizio idrico è alto in alcuni periodi dell’anno sia per insufficienza della sorgente, sia per guasti alle condotte di distribuzione o al sistema di sollevamento (come malgrado accaduto) e quindi ci si vede costretti ad interrompere la distribuzione o ad istituire turni di distribuzione. Quindi "niente di nuovo sotto il Sole". Forse dovendo per ruolo l’opposizione distinguersi e criticare l’operato dell’amministrazione, tra i punti previsti all’ordine del giorno, ha dovuto scegliere cosa criticare ed ha scelto questo argomento. Tra l’altro l’articolo 13, già nel testo precedente e riconfermato nell’attuale Regolamento, prevede la possibilità della sospensione della fornitura, quindi adesso si è voluto sottolineare che qualora si verifichi questa possibilità, l’utente nulla ha da pretendere, se ha esigenze specifiche e deve provvedere per tempo alle sue esigenze di scorta idrica e quindi alla collocazione di una riserva idro-potabile che è l’unica regola di buon senso che nello specifico l’utente possa predisporre per garantire il proprio nucleo familiare.
“Quindi riassumendo – spiega l’assessore Amato – cosi come chiarito nel dibattito consiliare, la mancata installazione di una riserva idrica, ancorchè prevista dalla norma, non costituisce elemento essenziale per la cessazione della fornitura idrica, bensì l’utente deve avere maggiore consapevolezza che l’interruzione della fornitura idrica può avvenire, come di fatto avviene ogni estate, da sempre, per cui l'installazione di una riserva idrica garantirebbe sempre e comunque l'utente e il proprio nucleo familiare o la propria attività commerciale.
Colgo l’occasione per comunicare che l’amministrazione ha già dato indirizzo all’Ufficio Tecnico di predisporre l’installazione di una nuova elettropompa di sollevamento con relativo quadro di comando, aggiuntiva a quelle esistenti, per intervenire repentinamente in caso di guasti alle elettropompe di sollevamento. Questo, qualora la sorgente fornisca acqua a sufficienza, dovrebbe far diminuire notevolmente le interruzioni della distribuzione, ma di certo non possiamo assicurare che non ci saranno mai interruzioni”.