Sentenza del Tar: raddoppiano le ore di sostegno per una bambina svantaggiata monrealese

Protagonista un'alunna di 1ª elementare della scuola "Novelli"

MONREALE, 28 gennaio - Le ore di sostegno da garantire ad alunni in condizioni di grave svantaggio devono essere pari a quelle di frequenza. Lo ha stabilito la prima sezione del Tar di Palermo, con una sentenza emessa giovedì scorso, riguardante una bambina di Monreale.

Il tribunale amministrativo regionale, in pratica, pronunciando una sentenza che con ogni probabilità farà giurisprudenza, ha sancito il principio del cosiddetto rapporto di "1:1", quello che assegna un'insegnante di sostegno per ogni alunno. I giudici amministrativi (Filoreto D'Agostino Presidente, Federica Cabrini Consigliere Estensore, Maria Barbara Cavallo, Primo Referendario) hanno condannato, inoltre, l'Ufficio Scolastico Regionale al pagamento di un risarcimento di mille euro mensili per ogni mese in cui il servizio non è stato erogato, riconoscendo inoltre il diritto alla piena assistenza per tutta la durata della scuola dell'obbligo o fino a quando, eventualmente, ci saranno le condizioni di grave svantaggio.

Al Tar di Palermo si erano rivolti i genitori dell'alunna affetta da disabilità grave, che frequenta la Prima elementare della scuola "Novelli" di Monreale. A questa bambina l'ufficio scolastico regionale, per motivi di budget, aveva assegnato un'insegnante di sostegno per sole undici ore settimanali. L'insegnante, infatti, era costretta a "dividere" le sue ore settimanali, fra due alunne svantaggiate. Un monte ore ritenuto insufficiente dai genitori, in considerazione delle gravi condizioni della piccola. Di fronte al Tar, assistiti dagli avvocati Andrea Terranova e Rosaria Messina, i familiari si sono visti dare ragione, ottenendo, quindi, il diritto ad un'assistenza di 22 ore settimanali.

Della vicenda si rallegra la dirigente scolastica della 'Novelli', Chiara Di Prima, che adesso potrà integrare le ore si sostegno per la bambina. La scuola, va sottolineato, in questa vicenda è stata solo spettatrice, venendo penalizzata, anzi, dall'assegnazione stabilita fino adesso dalla Regione. "Siamo ben lieti di questo pronunciamento - fa sapere la Di Prima - Attendiamo adesso che l'Ufficio Scolastico Regionale assegni un'unità in più al nostro istituto in modo da poter garantire le ore che toccano all'alunna".