Matteo Messina Denaro, scoperto il covo: era a Campobello di Mazara

Nel rifugio del boss trovati abiti di lusso e mobili ricercati

PALERMO, 17 gennaio – I carabinieri del Ros e la procura di Palermo hanno individuato il covo del boss Matteo Messina Denaro, arrestato, ieri, alla clinica Maddalena di Palermo. E' a Campobello di Mazara, nel trapanese, paese del favoreggiatore Giovanni Luppino, finito in manette insieme al capomafia.

Il nascondiglio, secondo quanto si apprende, è nel centro abitato. Le ricerche sono state coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Nel covo non sarebbero state trovate armi durante la perquisizione dei Ros durante tutta la notte. Per questo lavoro sono al lavoro anche i Ris dei Carabinieri, i Reparti di investigazioni scientifiche. Saranno loro a repertare gli oggetti che si trovano nel covo dell'ex latitante.  Non è ancora noto cosa sia stato trovato all'interno del covo usato dal boss durante l'ultimo periodo della sua latitanza.

Centro di 11 mila abitanti in provincia di Trapani, Campobello è il paese di Giovanni Luppino, l'uomo che, ieri, ha accompagnato il capomafia alla clinica Maddalena dove è scattato il blitz. Campobello è a soli 8 chilometri da Castelvetrano, paese di origine di Messina Denaro e della sua famiglia. L'individuazione del covo e la sua perquisizione sono tappe fondamentali nella ricostruzione della latitanza del capomafia. E non solo. Diversi pentiti hanno raccontato che il padrino trapanese era custode del tesoro di Totò Riina, documenti top secret che il boss corleonese teneva nel suo nascondiglio prima dell'arresto, fatti sparire perchè la casa, a differenza di ora, non venne perquisita.

Nel covo del boss Matteo Messina Denaro, a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, i Carabinieri del Ros hanno trovato molti abiti di lusso, firmati, diversi profumi, anche questi di lusso, e un arredamento definito "ricercato". E' ancora in corso la perquisizione.