Cattedrale, consegnati i lavori per il restauro delle superfici musive

Serviranno per eliminare i danni causati dalle infiltrazioni d’acqua

MONREALE, 5 maggio – I mosaici della Cattedrale di Monreale splenderanno di nuova luce al termine degli interventi per eliminare i danni causati dalle infiltrazioni d'acqua.

La Regione Siciliana ha consegnato questa mattina i lavori di restauro delle superfici decorate della chiesa Cattedrale, uno dei beni monumentali più preziosi della Sicilia, parte dell'itinerario arabo-normanno patrimonio Unesco.
Al momento della consegna erano presenti l’assessore ai Beni Culturali Francesco Scarpinato, la soprintendente ai Beni culturali Selima Giuliano, il dirigente generale dei Beni Culturali Mario La Rocca, l’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi, il sindaco Alberto Arcidiacono, il presidente del Consiglio Marco Intravaia e l’arciprete della cattedrale, don Nicola Gaglio.

Gli interventi, secondo il progetto redatto dalla Soprintendenza dei beni culturali di Palermo, sono finanziati con risorse del Piano sviluppo e coesione – Patto per la Sicilia, per 1,1 milioni di euro, e saranno eseguiti dall'impresa Lares srl di Venezia e dureranno 270 giorni.

Il progetto punta a sanare i danni interni, principalmente sui mosaici, determinati dalle infiltrazioni d'acqua degli anni passati, problema a cui si è posto rimedio con lavori di manutenzione straordinaria sulle coperture.

In particolare, l'intervento prevede l'installazione di ponteggi per consentire il controllo sull'intera area presbiteriale al fine di verificare le condizioni generali delle superfici musive che presentano problemi evidenti nelle zone prossime alla linea di gronda. Poi, per migliorare il naturale sistema di ricambio d’aria, compromesso dagli effetti negativi dell’umidità di condensa per il notevole flusso di visitatori, si interverrà sulle aperture esistenti.

“Ringrazio l’assessore Scarpinato e il soprintendente Selima Giuliano – ha detto Marco Intravaia – per l’attenzione costante verso la cattedrale normanna, una delle chiese medioevali più importanti in Europa, l’arcivescovo Isacchi per l’affetto e l’interesse manifestati nei confronti dei nostri beni monumenti, che ormai considera anche suoi, e don Nicola Gaglio, arciprete per le spiegazioni sempre appassionate”.