Pennisi: ''Messina Denaro se la vedrà con Dio e la sua coscienza''

L’arcivescovo emerito di Monreale membro del gruppo di lavoro sulla scomunica ai mafiosi commenta le affermazioni di Matteo Messina Denaro sulla Chiesa rese note a seguito della sua scomparsa

ROMA, 26 settembre – Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo emerito di Monreale, ha commentato nei giorni scorsi le affermazioni di Matteo Messina Denaro contro la Chiesa pronunciate prima della sua morte.

Il presule ha preso posizione sulle parole di Messina Danaro, che ha accusato la Chiesa di essere ‘’corrotta’’ per le scomuniche ai mafiosi, rifiutando i funerali religiosi. Queste sono le parole di Michele Pennisi, da sempre sul fronte dell'antimafia: "Certamente - spiega monsignor Pennisi - lui aveva una concezione personale della religione, diciamo fai da te, e così si era già autoscomunicato non riconoscendo che la Chiesa ha la rappresentanza di Cristo in terra. Per quanto riguarda il funerale, a meno che i parenti non insistano, e non mi pare il caso, credo che come in precedenti analoghi, come quello di Totò Riina, si faccia solo una preghiera al cimitero, sempre se i parenti vogliono. Se invece lui ha lasciato la volontà di non ricevere nessuna esequia religiosa, va rispettata".

Per quanto riguarda il tema della scomunica, invece, monsignor Pennisi interviene ricordando le azioni del gruppo di lavoro sul tema del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale di cui l’arcivescovo fa parte come membro scelto da Papa Francesco: “ Vorrei a tal proposito ricordare - ha affermato monsignor Pennisi - che la scomunica è un provvedimento della Chiesa di carattere medicinale, per far capire la gravità di azioni come quella di aver ordinato assassinii. Poi, il rapporto con Dio è personale, se lo vede lui con la sua coscienza, non sappiamo negli ultimi momenti della vita che cosa possa essere passato per la sua testa".