Appalto per la realizzazione di tre impianti di compostaggio, la City Net non ci sta

L'azienda esclusa dalla gara promette battaglia

MONREALE, 2 novembre – L'appalto per la realizzazione dei tre impianti di compostaggio nelle frazioni di Pioppo, Aquino e Grisì è stato affidato, ma l'azienda esclusa non ci sta e promette battaglia.

A comunicarlo sono Pier Francesco Ferilli e Alessandro Conigliaro, rispettivamente amministratore delegato e legale della “City Net Ecologia & Ambiente srl”, la società che, come aveva riportato qualche giorno fa la nostra testata, era stata esclusa dalla gara, poiché, la sua offerta avrebbe presentato la certificazione Iso 14001 scaduta e quindi non valida.
L'appalto per la realizzazione dei tre impianti, va ricordato, è andato alla Ecopans srl, per un importo complessivo di 303.607,20 euro, in virtù di un ribasso presentato del 26%.

In ballo c'è la realizzazione di tre compostiere, cosiddette “di prossimità” che consentiranno una ottimizzazione del servizio di raccolta dell’umido e una riduzione dei costi di conferimento della frazione organica.
Adesso, però, la City Net fa sentire la propria voce attraverso una nota molto articolata. “Com’è possibile verificare - si legge, fra le altre cose, nella missiva – la certificazione richiesta era stata in realtà rinnovata il 14 maggio scorso, ovvero prima della naturale scadenza e in ogni caso in data di gran lunga antecedente allo spirare del termine per la presentazione delle offerte. Il vero è che per mero errore materiale, al momento della formazione della offerta è stato allegato il certificato scaduto.

Tuttavia, l’offerta era corredata anche dalla visura camerale, dalla quale ben può evincersi che alla voce certificazioni di qualità, ambientali ed altro in corso di validità è presente anche il certificato ISO 14001:2015 rilasciato da IMQ S.P.A.

L’attenta analisi dei documenti – e l’apparente aporia tra il certificato prodotto e le attestazioni presenti in seno alla visura camerale, secondo le quali la certificazione in oggetto era in corso di validità - avrebbe dovuto condurre la stazione appaltante a chiedere spiegazioni all’operatore economico anche mediante attivazione del soccorso istruttorio, posto che trattasi all’evidenza di un errore materiale facilmente emendabile con la produzione del certificato e la pronta verifica del rinnovo della validità del medesimo in data antecedente alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte, e non certo di consentire all’offerente di formare atti in data successiva a quella dello spirare del richiamato termine. L’esclusione dunque è illegittima.

La nota si conclude con la diffida alla revoca in autotutela dell’esclusione e alla correzione della graduatoria, nonché alla revoca della determinazione dirigenziale n. 3552 del 30 ottobre entro giorni tre dal ricevimento della presente, significando che in caso contrario saranno difese in ogni sede le giuste e fondate ragione, anche con riguardo al profilo del risarcimento dell’ingente danno”.