Cinque catecumeni battezzati in cattedrale nel restaurato fonte battesimale

La cerimonia si è tenuta durante la Veglia Pasquale

MONREALE, 20 aprile - Cinque catecumeni adulti sono stati battezzati ieri sera in cattedrale nel corso della veglia pasquale, nel fonte battesimale che, come aveva anticipato Monreale News, è tornato nella sua postazione originaria.

I catecumeni che hanno ricevuto i sacramenti dell'iniziazione cristiana (battesimo, cresima ed eucaristia), hanno intrapreso un cammino di fede da alcuni anni e con un percorso catechistico differenziato e personalizzato, compiuto nelle comunità parrocchiali dove sono stati accolti. Si tratta di cinque adulti (Valeria e Giovanni da Carini, Pietro e Vincenza da Partinico, e Daniele da Terrasini) e 10 fanciulli (Calogero da Camporeale; Ivan e Thomas da Partinico; Samanta ed Elina da Carini; Miro, Paolo e Andrea da Palermo-Rocca; Francesco e Valeria da Isola delle Femmine).

Il fonte è stato restaurato da Giuseppe Milazzo che ha sponsorizzato il restauro, ricollocato dalla ditta SNC di Franco Sanfratello e Pietro Nobile sotto la direzione dell'architetto Raffaella Segreto e dall'ingegnere Giacomo Greco.

Gli eletti al Battesimo hanno compiuto il loro cammino catecumenale passando attraverso le tappe dell'ammissione al tempo del catecumenato, dell'elezione al battesimo e degli scrutini avvenuti nelle ultime domeniche di questa quaresima. Hanno preventivamente celebrato i riti immediatamente preparatori presieduti dall'arcivescovo Pennisi il sabato santo mattina in cattedrale.

I cinque adulti hanno ricevuto i sacramenti dell'iniziazione cristiana durante la veglia pasquale in cattedrale, ricevendo il battesimo presso il fonte battesimale.
I fanciulli invece li riceveranno durante il tempo pasquale, nelle comunità parrocchiali nelle quali si sono inseriti, insieme ai loro compagni che li hanno accompagnati nel loro cammino di preparazione.

"Si rivive in questo modo- ha dichiarato don Giacomo Sgroi direttore dell'Ufficio Liturgico- l'esperienza della Chiesa che è Madre e genera nuovi figli alla fede e alla vita nuova in Cristo".

"La nostra condizione - ha detto monsignor Pennisi, nel corso dell'omelia della Veglia di Pasqua - che ci deriva dal battesimo ci dà il diritto di cantare l'alleluia".
Pennisi ha poi ricordato che Gesù, nella sua prima apparizione dopo la Resurrezione, si rese visibile alle donne, affidando loro il messaggio che avrebbe preceduto gli apostoli in Galilea, il luogo della predicazione di Gesù.
"Il Signore - ha continuato l'arcivescovo - è risoro nella quotidianità della nostra vita, ci chiede di risorgere a vita nuova come hanno fatto i neofiti, il cui simbolo di rinascita è la veste bianca".