Alla "Monreale II" il progetto Erasmus “We want to volunteer to make the world a better place”

Gli studenti della scuola si gemelleranno con i colleghi della Polonia.

MONREALE, 14 ottobre – L'Erasmus è sempre un'esperienza, per chi la vive, di grande emozione e di arricchimento culturale e la “Monreale II” lo vivrà attraverso il progetto Erasmus 2016-2018, “We want to volunteer to make the world a better place”.

L'istituto si gemellerà con la Spagna, che è il paese coordinatore, la Polonia, la Lettonia, la Repubblica Ceca e la Finlandia. Il filo conduttore di questa iniziativa è legato all'educazione inclusiva e civica che infranga stereotipi sociali ed è dedicato agli studenti della scuola secondaria di primo grado. Questo serve a potenziare atteggiamenti e sentimenti di solidarietà, tolleranza, rispetto, responsabilità rispetto a persone che vivono un svantaggio socio-economico-affettivo in una dimensione europea. Il tutto comporterà anche una intensa connessione multimediale tra le Istituzioni coinvolte attraverso l’attivazione di pagine web e-Twinning, skype ed e-mail e un fitto rapporto con il territorio.

Il primo appuntamento si svolgerà in Spagna, a Consuegra, il prossimo 3 novembre al quale parteciperanno la dirigente dell'istituto pioppese, Patrizia Roccamatisi e la docente di inglese coordinatrice del progetto, Caterina Basile. Durante questo incontro saranno illustrati i dettagli dei programmi che la scuola intende affrontare nonché gli aspetti finanziari.
Mentre dall'8 al 14 dicembre quattro alunni della scuola secondaria di primo grado accompagnati da due insegnati, Caterina Basile e Giovanni De Cumis, voleranno alla volta di Psary, in Polonia per partecipare in concreto al progetto. Invece, per l'accoglienza dei ragazzi polacchi si dovrà attendere ancora il dettaglio. Inoltre, nell'arco di questo biennio i ragazzi della “Monreale II” avranno anche l'opportunità di confrontarsi, attraverso questa forma di scambio culturale, con i loro parigrado di Spagna e Lettonia.

“Sono felice che ci sia stato finanziato questo progetto – ha detto Patrizia Roccamatisi –, affrontare l'esperienza Erasmus significa non solo studiare ma anche mettersi alla prova, allontanarsi dalle sicurezze e dalle abitudini di casa e lanciarsi in un nuovo mondo, fatto di consuetudini e linguaggi diversi e nuova gente. Sono convinta che questo tipo di progetto - ha proseguito la Dirigente - sviluppa nei giovani un sano senso competitivo per realizzare i loro progetti futuri, conoscendo altre realtà con cui confrontarsi anche sotto l'aspetto della preparazione in prospettiva avvenire”.