Scuola Morvillo, un incontro con i carabinieri per parlare di bullismo

Gli alunni hanno incontrato il capitano Niko Giaquinto e il comandante della stazione, Antonio La Rocca

MONREALE, 26 gennaio – Ieri gli alunni delle classi seconde e terze della secondaria di primo grado della scuola Morvillo hanno incontrato i carabinieri di Monreale nelle figure del capitano Niko Giaquinto e del comandante di stazione, Antonio La Rocca, per discutere di bullismo e Cyberbullismo.

Accolti dalla dirigente scolastica, Francesca Giammona, dalla vicepreside Antonella Lo Presti e dalla docente referente, Tiziana Zito, hanno presentato il loro programma agli alunni accompagnati dai docenti in Aula Magna. Dapprima i rappresentanti dell'Arma hanno parlato di tutti i compiti dell'Arma dei Carabinieri attraverso un video davvero emozionante; hanno poi sottolineato quanto i carabinieri siano vicini al cittadino come forza di polizia in tutti i settori che li vedono coinvolti nella vita quotidiana.

Nella seconda parte dell'incontro, invece, hanno discusso, in una lezione molto sentita e partecipata, di bullismo e cyberbullismo, soffermandosi sui concetti di conoscenza e prevenzione. Infatti, partendo dalle differenze e dai punti comuni dei due fenomeni, si è attenzionato soprattutto il rapporto che i giovani hanno con i social ormai sempre più presenti nella loro vita tanto da indurli a non distinguere più il piano della realtà da quello virtuale, facendoli cadere in una trappola fatta di superficialità e di deresponsabilizzazione.

Purtroppo sempre più frequenti sono i pericoli della rete: dipendenze, furti di identità, adescamento on line e cyberbullismo e, pertanto, gli incontri con figure ufficiali e autorevoli come i Carabinieri aiutano tutti i soggetti coinvolti nel ruolo educativo a creare una rete sinergica fatta di tanti spunti di riflessione che possano far crescere i ragazzi più consapevoli delle proprie azioni, più corretti nei rapporti interpersonali e più sereni dal punto di vista psicofisico.

L’incontro è stato davvero interessante perché i ragazzi si sono aperti al dialogo, vedendo nelle due figure "ufficiali" non solo rappresentanti delle istituzioni, ma apprezzandone la grande umanità. L'applauso finale è stato il ringraziamento più evidente dell'interesse mostrato dagli alunni.