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Altofonte, si infiamma il dibattito politico. Bentivegna: “Non sono stato folgorato sulla via di Damasco”

Luigi Bentivegna

“Per le dichiarazioni di Castellese mi riservo ogni azione a tutela della mia onorabilità”

ALTOFONTE, 28 febbraio – Non si è fatta attendere la replica del consigliere comunale di "Insieme per Altofonte" Luigi Bentivegna, chiamato in causa direttamente dal vicesindaco, Giuseppe Castellese a proposito del rinvio della delibera relativa al project financing del cimitero comunale di Altofonte, con cui dovrebbero essere realizzati 508 nuovi loculi. Bentivegna ha consegnato alla nostra redazione una dura risposta, che potrebbe trasferirsi pure in altre sedi, così come lo stesso consigliere comunale fa sapere.

"Il vicesindaco Castellese – scrive Bentivegna – sa benissimo che "ridicolo e miope" o forse anche tisico è il suo bilancio di amministratore di questo Comune. Dopo 15 anni - solo per ricordarne alcuni ha dimenticato di portare avanti tanti interventi, tra cui:'impianto di illuminazione, con alcune vie al buio da anni perché si bruciano le lampadine e nessune le sostituisce;la rete idrica che è un colabrodo; le strade che sembrano quelle di Baghdad; il piano particolareggiato del centro storico che fino a qualche anno fa era il suo cavallo di battaglia, che avrebbe risolto tante problematiche urbanistiche.
Il suo obiettivo principale – dice ancora Bentivegna – è quello di consegnare i lavori del cimitero con il metodo di Finanza di Progetto, che non avrebbe risolto con immediatezza l’emergenza di già una ventina di salme in deposito per carenza di posti. E non si è preoccupato di fare costruire in via d’urgenza con fondi comunali i loculi: a quest’ora il problema sarebbe già da tempo risolto.
Sarà sicuramente sfuggito all’architetto Castellese - prosegue il consigliere comunale – che io non ho mai votato tale progetto,nella seduta n.38 del 4 luglio scorso, nella quale è stato deliberato l'indirizzo: ero assente, mentre nella seduta n. 49 del 1° ottobre che il vicesindaco cita, ero presente ma non ho partecipato alla votazione del project financing e voglio ricordare, inoltre, che nel Consiglio comunale convocato il 22 febbraio scorso dove all'ordine del giorno c'era ancora il progetto del cimitero, l’assessore non era presente.
Sulla strada di Damasco non sono stato folgorato da chicchessia – replica piccato Bentivegna – ho esercitato il mio mandato nell’interesse del bene comune. O meglio sono stato folgorato quando il 20 ottobre 2015 mi sono dimesso da assessore allo Sport perchè non mi si consentiva nemmeno di aprire gli impianti sportivi, a dimostrazione che io non sono legato alla poltrona, come quanto dimostrato dal nostro caro assessore. Quindi il vicesindaco può stare tranquillo – conclude – perché personalmente non ho nulla di cui vergognarmi. Infine sulle sue affermazioni gravi e “farneticanti” mi riservo ogni azione a tutela della mia onorabilità”.