Questione lease back, il Comune potrebbe sospendere i pagamenti

Le somme non corrisposte, però, verrebbero accantonate in un apposito capitolo e poi versate, se necessario

MONREALE, 4 aprile – Una prima conseguenza pratica la vicenda dell'invito a dedurre rivolto dalla Corte dei Conti a 36 ex amministratori e dirigenti per la questione “lease-back”, la sta producendo. Il Comune potrebbe decidere di sospendere temporaneamente i pagamenti alla Carige.

L'ipotesi è determinata da una possibile nullità del contratto ventilata dagli uffici. Il Comune, come fa sapere il sindaco Alberto Arcidiacono, in attesa di valutare, cerca in questi giorni un conforto legale, poi potrebbe adottare la decisione di fermare la corresponsione delle somme da destinare alla Carige. Nessuno, però, è così sprovveduto da pensare che queste cifre non si debbano pagare più. Quindi le somme non corrisposte verrebbero ad essere accantonate in un capitolo apposito e potrebbero essere utilizzate qualora la vicenda di fronte alla Corte dovesse evidenziare l'ineluttabilità del pagamento.

Il clima, frattanto, non è dei più sereni, perchè per 36 persone e, di conseguenza, per le loro famiglie ci sarà da difendersi di fronte all'accusa di danno erariale, fatto che, in caso di condanna, porterebbe delle serie e pesanti conseguenze economiche. “In questo momento – fa sapere il sindaco, Alberto Arcidiacono – la prima cosa che mi preme è quella di riportare serenità in città e sono sicuro che per tutte le persone coinvolte la vicenda possa concludersi in maniera positiva. Le eventuali conseguenze politiche in questo momento, in tutta franchezza, penso che vengano molto dopo".

Al comune,  in questi giorni, si afferma sempre più l'idea che il ricorso alla magistratura contabile sia niente più, niente meno che la conseguenza di una precisa disposizione di legge alla quale l'apparato burocratico si è fedelmente attenuto. In pratica, quando il segretario Fragale si sarebbe vista mettere nero su bianco l'ipotesi di “possibile profilo di nullità del contratto da accertare in sede giudiziale” da parte del dirigente Tabone, a quel punto avrebbe agito conseguenzialmente "in automatico”, in pratica attendendosi ad una precisa disposizione di legge. Una questione sulla quale il sindaco Arcidiacono preferisce non entrare, affermando come il momento meriti rispetto e silenzio.