Oggi pomeriggio, sarò presso l’albero Falcone in mezzo a migliaia di palermitani, tantissimi non ancora nati all’epoca delle stragi
PALERMO, 23 maggio – “Oggi è il giorno dedicato al ricordo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo”. Lo afferma il presidente del Consiglio comunale e deputato regionale, Marco Intravaia nel giorno della commemorazione della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992.
Oggi è il 31esimo anniversario della terribile strage di Capaci in cui questi servitori dello Stato persero la vita; oltre un trentennio che non è trascorso invano, perché grazie al loro sacrificio, e a quello di tanti altri caduti per mano mafiosa, la Sicilia ha cambiato pagina e lo Stato ha messo a segno colpi durissimi contro la criminalità organizzata, ultimo in ordine di tempo l’arresto di Matteo Messina Denaro.
Non è ancora il tempo di abbassare la guardia come ci racconta la cronaca ogni giorno, Cosa Nostra non si è rassegnata e tenta sempre di rialzare la testa. Ognuno di noi può contribuire a dare un senso a quelle morti: rispettando le regole e restando nel solco della legalità, esponenti delle istituzioni e società civile, tutti uniti dal desiderio che la nostra terra un giorno sia veramente libera dal giogo mafioso.
Oggi pomeriggio, sarò presso l’albero Falcone in mezzo a migliaia di palermitani, tantissimi non ancora nati all’epoca delle stragi, che con la loro presenza testimoniano il significato della frase diventata poi famosa, scritta su un lenzuolo il giorno dei funerali: “Non li avete uccisi, perché le loro idee continueranno a camminare sulle nostre gambe”. E quelle idee si muovono di generazione in generazione e crescono nei più giovani, facendo respirare un’aria nuova alla città di Palermo e a tutta la Sicilia”.