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Si forma la nuova giunta: le reazioni dei partiti

| Enzo Ganci | Politica

Frattanto passano in Consiglio i debiti fuori bilancio

MONREALE, 17 novembre – La nomina dei due nuovi assessori, che chiude una lunga “vacatio”, che durava dal luglio scorso, da quando cioè si era dimessa (non senza qualche polemica) Maria Termini, sembra poter portare una maggiore forza alla maggioranza, che adesso può contare su una forza numerica allargata, che dovrebbe metterla al riparo da eventuali “imboscate” o “mal di pancia” di qualche eventuale scontento della maggioranza stessa.

 

Il primo “banco di prova” è arrivato ieri sera, nel corso della seduta del Consiglio comunale sono stati votati una decina di debiti fuori bilancio. Ben altra cosa rispetto all’esperienza precedente, nella quale una maggioranza sfilacciata aveva alzato bandiera bianca davanti ad un’opposizione che aveva bocciato tutte le delibere proposte dall’amministrazione Di Matteo.

Frattanto arrivano le prima reazioni al riassetto della giunta ed esprimono, ovviamente sentimenti diversi. “Esprimiamo soddisfazione per la nomina del terzo assessore di area Pid – fa sapere il consigliere provinciale, Giuseppe Mortillaro (Pid) – che va a rinsaldare un legame che aveva avuto una battuta di arresto. Avevamo chiesto maggiore partecipazione, maggiore condivisione nelle scelte per la città  e siamo convinti che la scelta di garantire l'alleanza con il gruppo Pid che ha dimostrato coesione e compattezza sin dal turno di ballottaggio con la nomina di La Corte possa portare  nuova linfa all'azione amministrativa”.

Di diversa linea il commento del neonato gruppo di Forza del Sud, che non lesina frecciate alle scelte di Di Matteo: “Riteniamo che queste nomine – affermano in coro i componenti del gruppo consiliare – non siano frutto di appartenenza politica, ma di “sponsorizzazioni” di natura personale”.

Ancora oltre si spinge la reazione del Partito Democratico. “Quali meriti sono alla base di queste nomine? Si completa la giunta del nulla”. “Nei mesi scorsi la maggioranza non approvava i debiti fuori bilancio – aggiunge il consigliere Massimiliano Lo Biondo (Pd) – ora, invece, d’improvviso sono stati votati tutti. Evidentemente siamo di fronte a questioni legate agli incarichi e non dettate dal bene della città”.Nel Pdl, infine, se da un lato c’è soddisfazione per la nomina di un volto nuovo come Marco Intravaia (che fa riferimento al presidente del Senato, Renato Schifani), dall’altro arriva qualche spiffero non esattamente entusiasta.

“Ferma restando la stima per Marco Intravaia – scrive il delegato sindaco della frazione di San Martino Bartolo Belmonte (Pdl) – avremmo gradito se fossero state convocate preventivamente riunioni fra i rappresentanti delle varie frazioni di Monreale, per dare la possibilità di un riequlibrio di rappresentanze territoriali. Sollecito i vertici del mio partito al Comune di Monreale a non anteporre le esigenze politiche ai fabbisogni dei cittadini”. Alla posizione di Belmonte si allinea l’ex consigliere della frazione, Salvo Cottone.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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