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Finanziamento al Consorzio Sviluppo e Legalità: Caputo soddisfatto, Siviglia meno

| Enzo Ganci | Politica

Caputo: "Continuerà ad operare con maggiore tranquillità"; Siviglia: "Il Consorzio è stato mortificato"

MONREALE, 4 dicembre – Se dal Governo regionale arrivano 89 mila euro per le attività del "Consorzio sviluppo e legalità", dal territorio arrivano commenti un po' in conflitto tra loro. L'ente, come è noto, nato circa dieci anni fa, si occupa di progetti legati all'attività di contrasto alla criminalità organizzata, impegnandosi a diffondere una cultura di legalità e dando al tempo stesso l'opportunità a diversi giovani di creare occasioni di sviluppo economico e lavorativo. Il consorzio, tra l'altro, è sempre stato in prima linea nella gestione dei beni confiscati a Cosa nostra.

A far parte del sodalizio sono otto comuni: Altofonte, Camporeale, Corleone, Monreale, Piana degli Albanesi, Roccamena, San Cipirello e San Giuseppe Jato, che a turno detengono la presidenza. Attualmente è proprio il sindaco del Comune jatino, Giuseppe Siviglia a guidare il consorzio, coadiuvato dalla vicepresidenza del sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo.

La notizia del finanziamento è stata salutata in maniera molto positiva dal parlamentare regionale, Salvino Caputo, vicesindaco di Monreale con delega ai Beni confiscati e protagonista storico del Consorzio, per aver partecipato – da sindaco – il 30 maggio del 2000, alla sua nascita.

"La decisione dell'assessore regionale alla Famiglia, Caterina Chinnici di inserire il Consorzio Sviluppo e Legalità tra gli Enti pubblici finanziati con 89 mila euro – afferma Caputo – permetterà alla struttura che gestisce i beni confiscati nel comprensorio tra Monreale e Corleone di potere continuare ad operare con maggiore tranquillità. Chiudere il Consorzio per mancanza di interventi finanziari avrebbe significato interrompere una esperienza straordinaria che ha consentito di raggiungere risultati straordinari in tema di lotta concreta contro la Mafia in Sicilia".

Di diverso tenore le reazioni del sindaco di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia (FdS), che considera, quella del governo regionale, una sorta di elargizione a mo' di elemosina. "Non riesco a capire se le dichiarazioni dell'onorevole Caputo siano ironiche – afferma in una nota – Affermare di avere ottenuto un successo per un contributo di  89 mila euro sembra un paradosso. Il Consorzio che ha rischiato di chiudere, da qualche anno  ha rallentato notevolmente le sue attività per mancanza di, è stato mortificato rispetto  ad altri organismi  con finalità meno nobili e diverse ai quali sono stati elargiti sostanziosi e costanti contributi garantiti dai loro referenti politici. Pur ringraziando l'assessore Chinnici per la sua sensibilità, perché questa boccata di ossigeno consentirà al Consorzio di riprendere le proprie attività  - conclude il Sindaco jatino -  non possiamo continuare a stare con il cappello in mano a chiedere l'elemosina in nome e per conto di un consorzio di nobile finalità".

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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