Indro Montanelli in una “avvertenza”, risalente al 1972 e contenuta nel volume dedicato all’Italia del Risorgimento, fulminò il lettore con questa frase: “ Legittima o bastarda, l’Italia d’oggi è la figlia di quella del Risorgimento, ed è quindi in questo periodo che ne vanno cercati i caratteri e le malformazioni. Se siamo fatti in un certo modo è perché il Risorgimento si fece in un certo modo.
Nella Sicilia dei paradossi può succedere, anche, che si apra, nelle sedi istituzionali della Regione e dintorni, un’incredibile quanto oziosa disputa, a suon di carte e pareri, attorno ad un singolare dilemma aritmetico. Vero è che nella terra di Archimede, Empedocle, Gorgia, Luigi Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, nulla è certo e tutto è relativo, ma con l’aritmetica non si scherza.
Le sconfitte consecutive non si contavano più. Eravamo diventati l’allegra barzelletta d’Italia, d’Europa e del mondo. E ieri sera aspettavamo il novantesimo minuto della partita Genoa-Palermo per staccare la spina, chiudere la bara e avviarci mestamente al cimitero.
Sottotitolo: non spedire curriculum vitae al presidente Crocetta per non disturbare azione spartitoria. Veniamo alla questione. Tutti gli organi d’informazione isolani hanno riportato la notizia della “lite”, scoppiata alcuni giorni fa, nella sala riunione della Giunta regionale a Palazzo d’Orlèans, fra il presidente Crocetta e alcuni assessori.
Nel giorno di chiusura del calciomercato, sfumato "il sogno" (ma lo era davvero ?) Balotelli, facciamo una proposta sensata e praticabile al presidente Zamparini per l'attacco rosanero: Vito Chimenti, il popolarissimo e amatissimo bomber più noto come "bicirietta" per noi anzianotti…
Ad un certo punto dello scorso campionato di calcio di Serie A sembrava che il Palermo quest’anno dovesse giocare un anonimo campionato nella serie cadetta. Invece non è stato così, per una serie di circostanze, per uno scatto d’orgoglio degli attori in campo: non è stato così.
Su tutti i maggiori quotidiani dell'isola leggiamo del trend positivo, in termini di numero di visitatori, dei beni culturali siciliani. Nessuno spiega come mai si sia potuto arrivare a questo risultato e i motivi per i quali, sui maggiori quotidiani dell'isola e nazionali, non si scriva più circa la chiusura nei festivi dei siti culturali siciliani.
Una premessa per evitare equivoci: il governo Renzi è in carica dal 22 febbraio del 2014, ossia da ben 880 giorni. Risulta composto da 16 ministri più il Presidente del Consiglio. 9 ministri sono del nord, il Presidente più 6 ministri provengono dalle regioni del centro Italia, mentre il sud (isole comprese) è rappresentato appena da un ( 1 !!) solitario ministro.
Siamo fatti così: da generazioni, vogliamo capire, toccare con mani prima di credere. Eppure passiamo per un popolo di tradizione cattolica. Ma gli studi di settore e i dati parlano chiaro. Da una recente indagine ISTAT gli italiani che diffidano del prossimo sono il 78,6% contro il 19,9 che continua a fidarsi e l’1,5 che manco si esprime, (che è anche peggio).
Fui, sono e sarò cicciottello. Più o meno cicciottello. Ho trascorso quasi tutti i miei sessant'anni da cicciottello. Un tempo fui anche - ogni tanto tendo ancora oggi a diventarlo, vista la mia propensione costituzionale a ingrassare - piuttosto pacchione, anzi pacchionazzo.