Altofonte, il comune chiede alla Regione una norma che permetta ai coltivatori l'attività agricola per autoconsumo

Il consigliere comunale Pietro De Luca

Il consigliere Pietro De Luca interessato alla questione perché necessitano interventi contro l’infestazione da "Occhio di Pavone"

ALTOFONTE, 16 aprile - Il comune di Altofonte chiede alla Regione una norma che permetta ai coltivatori l'attività agricola per autoconsumo. A farsi carico della richiesta è il consigliere comunale Pietro De Luca.

“A seguito della richiesta portata avanti da buona parte dei coltivatori hobbisti di Altofonte - ci fa sapere il consigliere - alcuni dei quali sono impossibilitati nel compiere l'attività di monitoraggio degli olivi per via delle restrizioni imposte dal decreto presidenziale, ed essendo stato contattato personalmente dal SIAS di Sciacca, con il quale ho collaborato nella passata stagione, in merito alla situazione dell'infestazione da "Occhio di Pavone", comunico che ieri l'amministrazione De Luca, a nome del comune e nell'interesse dei sopracitati soggetti, accodandosi alla richiesta già presentata dal deputato  Michele Catanzaro, ha chiesto all'assessore regionale Edy Bandiera di emanare una norma che permetta ai coltivatori l'attività agricola per autoconsumo, consentendo loro di potersi recare nei propri fondi agricoli anche quando questi ricadano in territorio extracomunale.

La situazione emergenziale ed i decreti connessi, infatti, non permettono a tutti coloro i quali abbiano un appezzamento di terra di poter continuare la coltivazione diretta e le attività connesse. Ciò, oltre a produrre un potenziale danno derivante dalla possibilità di eventuali incendi futuri, causabili dal mancato discerbamento degli stessi fondi, va a ledere le piccole realtà rurali che da sempre rappresentano fonte di sostentamento economico personale e, di riflesso, locale.
Ringrazio l'amministrazione per l'attenzione rivolta a tale problematica e rimango in attesa di notizie in merito, auspicando che l'ente regionale ci fornisca risposte repentine”.