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Non funziona la macchinetta eliminacode, allo sportello Postale torna il "foglietto del turno"

Protestano gli utenti: "Così viene violata la riservatezza"

MONREALE, 29 giugno - La macchinetta del turno c'è, ma non viene messa in funzione. Ed il risultato è che per stilare l'ordine degli utenti che devono effettuare le operazioni si ricorre al vecchio sistema del foglietto con il cognome scritto con la penna.

Succede allo sportello postale di Monreale 1, quello di piazza Guglielmo, ubicato sotto l'arco che introduce all'Antivilla comunale, dove, dopo tante battaglie condotte per installare la macchinetta che distribuisce i bigliettini del turno, le cose sembrano essere tornate indietro. Un impiegato, infatti, utilizzato prevalentemente ( per non dire esclusivamente), per questo compito, scrive il cognome degli utenti che si presentano, chiedendo loro il motivo della loro presenza allo sportello, in modo poi da smistarli, una volta completata l'attesa.

La cosa, che va avanti ormai da qualche mese, ha incontrato le forti critiche dell'utenza, che lamenta come questo sistema arcaico non rispetti i criteri di riservatezza.

"Non capisco perchè ciascun utente - ci racconta uno di essi - debba sapere come mi chiamo e, cosa che più ma dà fastidio, qual è il motivo della mia presenza o quale tipo di operazione devo effettuare. Credo che questo modo di fare sia in spregio delle più elementari norme del vivere civile".
Senza contare che con il bigliettino in mano l'utenza, soprattutto in queste giornate di gran caldo, può attendere il turno anche fuori dai locali dello sportello, aspettando più comodamente, verificando di tanto in tanto, lo scorrere della coda, in modo da capire quando arrivi il momento della propria operazione. "In questo invece modo no - aggiunge l'utente - Per capire quando è il nostro momento tutti dobbiamo stazionare all'interno del locale, creando una ressa ingiustificata e soprattutto patendo le pene dell'inferno con il caldo che c'è. Tant'è che qualche persona anziana che si è sentita male per questa confusione, è stata costretta ad andar via e a non poter effettuare le propria operazione".

Per capirne di più abbiamo contattato Maria Grazia Lala, responsabile regionale dell'Ufficio Comunicazione di Poste Italiane, che, dopo aver effettuato le necessarie ed opportune verifiche, si riserverà di farci avere una risposta".