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Migranti, a Monreale stamattina ne sono arrivati altri trentanove

Alloggiano alla Caritas, tra loro famiglie, neonati e donne incinte

MONREALE, 22 luglio – Sono trentanove i migranti che sono arrivati a Villa Vittorio Veneto per essere ospitati dalla Caritas diocesana di Monreale. Tra questi ci sono diverse famiglie, neonati e donne incinte. Non si sa ancora quanto tempo rimarranno ma l'accoglienza sarà totale, come sempre.

I volontari della Caritas hanno immediatamente approntato tutti i necessari servizi per accoglierli. Le operazioni di sbarco degli extracomunitari si sono concluse stamattina al molo Puntone del porto di Palermo, dove è attraccata la nave irlandese. Lo sbarco riguarda 370 migranti di cui 75 donne, 280 uomini, 15 minori, provenienti da Nigeria, Ghana, Sudan, Eritrea, Liberia, Senegal, Bangladesh, Somalia, Marocco, Siria, Libia, Etiopia e Pakistan.
Dopo le operazioni di identificazione i migranti sono stati suddivisi e partiranno seguendo il piano dettagliato dal ministero degli Interni. Un centinaio partirà con dei pullman alla volta dei centri di Napoli, Milano e Torino, dodici donne in gravidanza saranno ospitate all'ex Ipab di Boccadifalco, mentre trentanove migranti sono già arrivati a Monreale. Gli altri saranno collocati presso altri centri.
In tutto questo trambusto nella nave irlandese, nei pressi di Marettimo l'ultima isola delle Egadi, si è verificato uno splendido evento: la nascita di una bambina. Attualmente mamma e figlia sono ricoverate all'ospedale "Sant'Antonio Abate" di Trapani e sembra che le loro condizioni siano buone.

Sulla vicenda degli sbarchi interviene il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: "L'ennesimo sbarco - afferma - dimostra quanto i migranti siano vittime di un sistema criminogeno che, unito a quello proibizionistico derivante dalla presenza del permesso di soggiorno, li rende schiavi e facili prede della criminalità organizzata. La Carta di Palermo, che ieri ho consegnato al Sommo Pontefice e il cui testo ho illustrato in Vaticano, nel corso del mio intervento durante il convegno internazionale 'Schiavitù moderna e cambiamenti climatici, l'impegno delle città', è quanto mai attuale e andrebbe presa in considerazione dalle istituzioni comunitarie.

Occorre abolire il permesso di soggiorno - conclude Orlando - e approvare una radicale riforma della legge sulla cittadinanza - ha concluso Orlando - se vogliamo porre un argine al genocidio in corso nel Mediterraneo e non esserne considerati complici".