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E´ morto Peppe Drago: fu sindaco, presidente della Regione e sottosegretario

Avrebbe compiuto 61 anni il prossimo 29 settembre

MODICA, 21 settembre - Giuseppe Drago, uno dei protagonisti della vita politica iblea e siciliana, è morto dopo due anni di calvario. Un male incurabile contro il quale combatteva coraggiosamente non lo ha risparmiato. A nulla sono valse le cure, anche all´estero.

Sciclitano di origine, ma modicano di adozione e formazione, Peppe, così lo chiamavano amici e conoscenti, di professione medico igienista, ha iniziato la sua carriera politica dalla sezione modicana del Psi, arrivando prima a palazzo D’Orleans da presidente della Regione, e poi alla Farnesina quale sottosegretario agli Esteri del governo Berlusconi. In mezzo la sindacatura di un anno a Modica.
Nel giro di dieci anni, infatti, riuscì a salire al vertice della politica, anche se la Presidenza della Regione gli procurò il primo vero intoppo della sua carriera politica con la vicenda delle "Lenzuola d’oro". Ne scaturì un processo per peculato che gli costò 3 anni e 3 mesi di reclusione e successivamente la restituzione di 123 mila euro per l´accusa di essersi indebitamente appropriato dei fondi riservati della Presidenza della Regione. Superata questa fase, Peppe Drago puntò a Roma, passando all’Udeur. Nel 2001 fu eletto alla Camera dove restò fino al 2006. Nei governi Berlusconi fu prima sottosegretario alla difesa nel 2004 e poi agli esteri nel 2006.

Nel 2008, venne rieletto a Montecitorio tra le fila dell'Udc per approdare poco dopo al Pid con Saverio Romano e Calogero Mannino. L’atto che chiuse la carriera di Drago a Roma fu la condanna della Cassazione e l’interdizione per 3 anni dai pubblici uffici, sempre per la vicenda dei fondi della presidenza della Regione. Peppe Drago si dimise anticipando così il verdetto della Camera.

Furono i giorni più difficili della sua carriera umana e politica, dove si inserì anche il processo «Modica bene» da cui Drago uscì senza nessuna macchia. La voglia di rimettersi in gioco si riaccese e il parlamentare ritornò in campo nel 2012, sempre con il Pid, ma la carriera di continui successi si interruppe bruscamente. Drago fece un passo indietro e qualche tempo dopo insorse la malattia, che lo indusse a ritirarsi gradatamente e a limitare a zero le sue uscite pubbliche.

Un uomo ed un politico assai brillante che nonostante le vicissitudini, il dolore e la sofferenza causati dalla malattia ha continuato a regalare un sorriso che trapelava dai suoi splendidi occhi azzurri a tutti coloro che in queste ultime settimane sono andati a trovarlo all'ospedale Maggiore dove è rimasto ricoverato nell'ultimo mese di vita.
“Ricordo con commozione anni felici trascorsi con Giuseppe Drago che, nel suo finale percorso di sofferenza e di dolore, ha dimostrato tutto il suo grande spessore umano". Lo scrive in una nota il Presidente della Commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini.