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Rifiuti, allarme di Terzo: "Cosa succederà dopo il 30 settembre?"

Il commissario liquidatore dell'Ato espone le sue proeccupazioni al tutte le autorità competenti

MONREALE, 11 settembre – "Legittime preoccupazioni", quelle che il commissario unico dell'Ato Palermo 2, Roberto Terzo esterna a tutte le autorità competenti per l'espletamento del servizio di raccolta rifiuti dopo il 30 settembre, data nella quale gli attuali Ato dovranno far posto alle Srr.

È densa di contenuti la nota che Terzo ha inviato al presidente della Regione, Rosario Crocetta, a quello dell'Ars, Giovanni Ardizzone ed a diverse altre autorità, tra cui l'assessore ai Rifiuti, Nicolò Marino, evidenziando le numerose e gravi problematiche che si potranno verificare a partire dall'1 ottobre, alla luce del fatto che, anche ammesso che verranno costituite le Srr, difficilmente queste avranno provveduto ad individuare i nuovi assetti, predisporre il passaggio del personale ed organizzare il nuovo sistema di raccolta.

Tutto ciò, quindi, nella previsione di Terzo, potrebbe determinare una nuova e pesante emergenza igienico sanitaria, con possibili forti ripercussioni sull'ordine pubblico, alla quale i Comuni potrebbero far fronte soltanto con il coinvolgimento diretto di ditte terze, senza il ricorso a procedure di gara. Una situazione, frattanto, che ha già allarmato i 272 dipendenti dell'Ato, ancora in mezzo alle nebbie circa il loro futuro lavorativo.

Una situazione di tilt quindi, a partire dall'1 ottobre registrerebbero i contratti di noleggio, le convenzioni per l'approvvigionamento dei carburanti, la manutenzione degli automezzi ed altre forniture essenziali. Ad analoga incertezza andrebbero incontro le autorizzazioni al conferimento presso le varie piattaforme di trattamento convenzionate. Insomma un vero e proprio caos.

"Si chiede di voler comunicare con l'urgenza che il caso riveste – scrive Terzo – indicazioni utili a consentire, senza soluzione di continuità, la prosecuzione del servizio pubblico di igiene urbana e fare chiarezza sul destino dei dipendenti". Una soluzione, secondo Terzo, sarebbe una proroga normativa della gestione, almeno fino al 31 dicembre, in modo da consentire frattanto la costituzione e l'avvio delle Srr.