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Per i carabinieri è l'esattore del pizzo di un cantiere: arrestato 28enne

I soldi servivano per le famiglie dei detenuti del clan di Porta Nuova

PALERMO, 20 luglio - I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di “fermo di indiziato di delitto” emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di: Umberto Mustacchia, 28 anni, palermitano, volto noto alle forze dell’ordine.

I fatti risalgono allo scorso mese di giugno, quando un giovane palermitano si era presentato alla vittima e, con una minaccia, lo aveva “invitato” a consegnargli a titolo di “messa a posto” una somma di denaro pari a 1.500 euro, quanto alla prima rata, e ad un importo ancora da definire quanto ai successivi ratei mensili.

L’esattore del “pizzo” dopo essersi recato in più occasioni sul cantiere allestito nei pressi di via Roma, si era rivolto sia al titolare dell’impresa che agli operai affermando di essere un emissario della nota famiglia mafiosa di “Porta Nuova” e pronunziando le seguenti frasi: “qua dobbiamo mangiare, perché abbiamo i carcerati e dobbiamo mantenere le famiglie”, “i cristiani devono campare là dentro”, nonché intimando al titolare di interrompere l’esecuzione dei lavori fino a quando non avesse adempiuto a versare quanto richiesto.

A seguito di una attività investigativa l’esattore veniva individuato e riconosciuto nel 28enne palermitano, Umberto Mustacchia, tratto in arresto con l’accusa di estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso, il quale veniva condotto nel carcere di Palermo “Pagliarelli”.