Elezioni 2024

Ricorso al Tar di "Autonomia e Libertà", Valerio, Barna e Di Benedetto si costituiscono in giudizio

In gioco c'è la proclamazione degli eletti del 12 giugno scorso

MONREALE, 23 luglio – Arriva la tappa successiva dopo il ricorso presentato innanzi al Tar dalla lista "Autonomia e Libertà" che chiede il riconteggio dei voti che le consentirebbe di superare lo sbarramento del quorum del 5% previsto dalla legge.

Dopo il ricorso al tribunale amministrativo, patrocinato dagli avvocati Francesco e Rosalia Ganci, si sono costituiti in giudizio Maurizio Valerio, rappresentante della lista "Alternativa Civica", Francesco Barna, consigliere eletto nella fila della stessa lista ed Aurelia Di Benedetto, eletta, invece, nelle fila del Partito Democratico. Tanto Barna, quanto Di Benedetto si sono costituiti per difendere la loro posizione personale, poiché, se il Tar dovesse accogliere il ricorso di Autonomia e Libertà, sarebbe messa a rischio la loro elezione.

La costituzione è stata affidata allo studio dell'avvocato Carlo Comandè, esperto amministrativista.
Il ricorso di "Autonomia e Libertà" (che, così come Alternativa Civica e Partito Democratico ha sostenuto la candidatura di Piero Capizzi), che chiede l'annullamento del verbale di proclamazione degli eletti del 12 giugno scorso, trae origine dalla convinzione che ci sarebbero stati degli errori nel conteggio dei voti. Errori determinanti, senza i quali la soglia del 5 per cento sarebbe stata superata. Numeri non di poco conto, se – come sostengono i ricorrenti – il risultato finale per la lista potrebbe essere quello di 1.378 voti contro gli attuali 962. Un numero, pertanto, idoneo a far scattare i seggi consiliari.

Sull'argomento si esprimerà, a partire dal prossimo 24 ottobre, il Tar di Palermo, seconda sezione, quando riferirà il referendario Sebastiano Zafarana.