Elezioni 2024

Monreale sta morendo, occorre un colpo d'ala

Riceviamo e pubblichiamo...

MONREALE, 23 novembre - Premetto, per gli istintivi della politica locale, che questa mia riflessione non rappresenta certamente o almeno non unicamente, una critica alla attuale amministrazione comunale guidata da Piero Capizzi e fortemente connotata dal Partito Democratico.

Amministrazione alla quale riconosco di avere ereditato una complessa realtà politica e finanziaria. Ma, come è noto, sono le difficoltà che fanno emergere il valore degli uomini. Sono trascorsi diversi mesi dalle elezioni e questo ci consente di effettuare un bilancio di questa esperienza amministrativa che, accompagnata da grandi aspettative, adesso registra un calo nei consensi aldilà di ogni previsione. Per usare una frase riferita a Renzi, la luna di miele tra Capizzi e Monreale è bruscamente tramontata.

La nostra città sta morendo economicamente e socialmente e nessuna iniziativa concreta è stata adottata sino a oggi da questa amministrazione che ha vinto le elezioni proprio sulla speranza di riscatto e di cambiamento. Non abbiamo conoscenza di tutti gli atti della Giunta Capizzi e facciamo riferimento a quelli promossi e resi noti dall’ufficio stampa del sindaco, per conoscere gli atti qualificanti, anche per l’assenza di una relazione semestrale dell’amministrazione. Convegni, inaugurazioni, presentazioni di libri, cittadinanza onorarie e sfilate di moda . Attivazione della fontanella di villa Savoia compresa l’eccessiva ospitalità a un blasonato e fuori moda "principe delle due Sicilie" accolto con tutti gli onori ufficiali a Palazzo di Città.

In ultimo la visita del neo assessore al turismo Cleo Li Calzi che si è impegnata a sostenere la Musica Sacra. Probabilmente per il 2015, visto che normalmente la rassegna si è tenuta ogni anno a novembre.

Si badi bene: si tratta di iniziative lodevoli. Lo dico a scanso di evitare il Circo Barnum di coloro che griderebbero alla lesa maestà della cultura. Ma Monreale vive un drammatico momento di crisi economica e tranne la promessa di creare la De.Co. del biscotto di Monreale non ho letto di iniziative concrete per favorire lo sviluppo economico di Monreale. Sono consapevole che si tratta di un fenomeno europeo e certamente la nostra Citta 'non potrebbe fare eccezione. Ma una giunta comunale che abbia a cuore la comunità ha il dovere di porre in essere tutte le iniziative, almeno per comprendere le cause della crisi e le azioni per contrastarla.

Basta attraversare Monreale dalla via Veneto sino a piazza Vittorio Emanuele per rendersi conto che sono scomparse le storiche attività commerciali di Monreale. Oramai sono più i "si loca", i “vendesi" e i “chiuso" che le insegne attive. La scomparsa di questo tessuto commerciale ed artigianale che ha rappresentato lavoro e sviluppo fino ad oggi non è stata analizzata e affrontata dalla amministrazione comunale.

Nessuna iniziativa di sostegno o interventi per favorire la ripresa del settore. L’agricoltura è quasi scomparsa e sopravvivono soltanto le eccellenze vitivinicole. E anche in questo settore produttivo l’amministrazione comunale è stata assente. L’edilizia è ferma, anche a causa della crisi e i disoccupati aumentano e gli imprenditori cominciano nuovamente a subire pressioni e condizionamenti estortivi nel silenzio dell’amministrazione e della associazione antiracket locale.

La difficoltà economica si riflette anche sui servizi sociali e sono sempre più numerose le famiglie che vivono nella totale indigenza economica. Anche il piano traffico è stato un flop atteso che dopo le 20, complice l’assenza di controlli le macchine sostano davanti il Duomo.

In tutto questo si registrano fenomeni di criminalità e violenze anche a causa del disagio sociale diffuso.

Certo non tutto è colpa di questa amministrazione, anche se dimostra lontananza ed assenza dalla vita sociale quotidiana. Monreale soffre. Sta morendo economicamente e socialmente. I cittadini lo sentono e si auto amministrano. Puliscono le strade. Curano il verde pubblico, la villa comunale, tinteggiano le aule sostituendosi all’amministrazione comunale.

Monreale ha bisogno di un colpo d'ala. Di una ventata di ottimismo e di speranza. Il complesso monumentale è fermo. La gestione lontana. Il turismo ne risente. I commercianti chiudono. I giovani vanno via. Alle otto di sera Monreale è deserta. Ho chiesto a un fedelissimo del sindaco un atto qualificante di questa amministrazione. Ha risposto che hanno riportato l' Amat a Monreale. Ha pensato a lungo e non ha trovato altre risposte. Spero che queste mie riflessioni posano servire, oltre che suscitare critiche corporative, a rilanciare un dibattito politico stagnante da mesi. Uno scatto di orgoglio paragonabile alla giovane età di questa giunta. Un commerciante mi ha detto. Ieri ho dovuto licenziare due dipendenti. Ma chi ci governa lo sa?

* Ex sindaco di Monreale