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L'affetto di due famiglie lo ha salvato: adesso Lucky sta bene

Storia di un cane impallinato dalla crudeltà, ma adesso rinato a nuova vita

MONREALE, 5 marzo - A Monreale forse non esisterà il randagismo, come affermato in passato da qualche amministratore, ma di certo esiste la crudeltà verso gli animali. Crudele, infatti, può essere definito ciò che è stato fatto a Lucky, uno dei tanti randagi monrealesi, stabilitosi a Strazzasiti con il benestare degli abitanti.

Sul suo cammino questo cagnolone, dolce e affettuoso con tutti, ha infatti incontrato un vile, armato di fucile a pallini, che davanti alle sue feste ha saputo solo sparagli un colpo, lasciandolo gravemente ferito.
Quando i volontari, in uno dei loro consueti giri perlustrativi ovviamente svolti a titolo personale e mossi da un sincero interesse per questi animali, lo hanno ritrovato impaurito e ferito, lo hanno immediatamente portato dal veterinario che ha trovato nel suo corpo più di 10 pallini di piombo.

Sempre e solo i volontari hanno sostenuto le costose cure necessarie per tenerlo in vita, sporgendo anche una denuncia, più contro l'indifferenza che contro i soliti ignoti, con la speranza di dare a Lucky la possibilità di avere una vita felice, non solo lontano dai pericoli della strada, ma lontano anche dai pericoli dei canili, sovraffollati e fatiscenti, troppo spesso ultima dimora per molti malcapitati animali.
Per fortuna questa storia ha un lieto fine, infatti subito dopo l'operazione per Lucky è iniziata una nuova vita!
Questo grazie a due famiglie, la famiglia Pileri e la famiglia Di Gristina, che hanno deciso di adottarlo.

La chiamano "Adozione del cuore": un’espressione densa di significato, che impegna gli adottanti a sostenere le spese del percorso post operatorio di cani bisognosi, malati e anziani.
Grazie alla generosità di queste due famiglie, Lucky è oggi un cane amato e felice, quasi completamente guarito, gli sono infatti rimasti in corpo tre pallini, troppo vicini alle vertebre per essere rimossi senza pericolo.
Lucky è stato fortunato, ma molti altri suoi compari non lo sono stati e purtroppo non lo saranno, i cani abbandonati o nati randagi sono moltissimi nel territorio monrealese.

Soprattutto nelle campagne la situazione è grave, sia per le condizioni in cui sono costretti a vivere questi animali, sia per gli abitanti.
Non si può pretendere che semplicemente questi cani spariscano o che siano i volontari con le loro sole forze a badarci. Sarebbe auspicabile che l'amministrazione s’impegnasse a trovare un modo per aiutare i trovatelli e i volontari che se ne occupano (per esempio le adozioni di un cane per quarterie) e un modo per responsabilizzare i tanti proprietari di cani, imponendo loro la sterilizzazione per i loro cani e facendo rispettare le responsabilità penali per l'abbandono e il maltrattamento. Solo così forse un giorno diventerà vera l'affermazione "il randagismo a Monreale non esiste"!