"Non ce la facciamo più, l'amministrazione comunale faccia qualcosa"

Protestano i dipendenti "Giordano", senza stipendio da otto mesi

MONREALE, 2 ottobre - Per manifestare non hanno scelto un giorno a caso. Hanno scelto quello in cui si riunisce il Consiglio comunale, seppur per deliberare su altri problematiche. Vogliono sensibilizzare cittadini e soprattutto la classe politica monrealese sul problema grave che li attanaglia ormai da otto mesi: quello dei loro stipendi.

Sono i dipendenti della ditta Autolinee Giordano, senza paga dai primi mesi del 2014, che oggi, portando un bus in piazza Vittorio Emanuele, sotto il municipio, hanno voluto rappresentare a tutta la cittadinanza, con questo gesto simbolico, tutto il loro disagio per un periodo di mancato pagamento degli emolumenti che ha messo ormai in ginocchio loro e le loro famiglie.
Dell'azione, concordata con la sigla sindacale della Uil Trasporti, erano stati messi al corrente pure il questore ed il prefetto di Palermo.

I dipendenti Giordano chiedono al Comune di accelerare le procedure di pagamento relative al servizio navetta, che la ditta ha effettuato fino al 16 luglio scorso, per consentire alla ditta di introitare delle somme utili ad un pagamento anche parziale delle loro spettanze. "Un modo - avevano detto ieri i sindacati - per evitare che la situazione possa ulteriormente incancrenirsi". Anche perchè non sono buone, nè confortanti, le notizie che giungono dal fronte della Regione. Tocca proprio a questa, tramite l'assessorato ai Trasporti, pagare la ditta Giordano, così come tutte quelle che svolgono un servizio analogo su tutto il territorio siciliano. Ad oggi, però, sotto questo fronte si registra soltanto silenzio. Una situazione di stallo che mette in ginocchio l'azienda stessa ed anche e soprattutto i suoi dipendenti, che hanno dovuto fare riscorso e dare fondo a tutte le loro risorse per andare avanti, ed ad appoggiarsi pure ai propri familiari per mantenere le loro famiglie in questi mesi.

A ciò si aggiunga che, come in ogni autunno, ogni famiglia deve fare i conti con diverse spese particolari che, già di loro, mettono a soqquadro i bilanci familiari. Si pensi per esempio alle spese scolastiche per mantenere i figli a scuola con gli immancabili caro-libri, o a quelle del vestiario con i figli che crescono o alle rate della Tari, che sono già in riscossione in questi giorni e che bastoneranno le famiglie fino al 30 novembre, con le successive rate.

Insomma, un quadro davvero fosco per i dipendenti, nonostante l'incontro di qualche giorno fa in prefettura. Si attendono risposte dall'amministrazione comunale.

In apertura della seduta del Consiglio comunale, l'argomento è stato trattato da Giuseppe Governale, rappresentante della Uil Trasporti, che ha fatto appello alla sensibilità del Consiglio stesso, chiedendo che si occupi con solerzia della questione dei dipendenti della ditta Giordano, in considerazione dei crediti che questa vanta nei confronti del Comune.